Poliziotta troppo amica degli animali il questore la rimuove, agenti in piazza

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CATANIA — Animalisti in piazza, famiglie con i cani al guinzaglio, poliziotti in stato di agitazione e una formale richiesta di intervento al capo della polizia, Alessandro Pansa. Da bega di quartiere è diventata un caso nazionale, la vicenda che a Catania ha portato al trasferimento ad altro incarico del commissario di polizia del distaccamento di Nesima, Adriana Muliere. L’accusa: aver sfamato e accudito alcuni cani randagi che nel cortiletto del commissariato trovavano acqua e cibo. Almeno secondo l’Ugl, unico sindacato ad aver denunciato la vicenda e rivelato la conseguente indagine, scattata con tanto di «rilievi audiovisivi e interrogatori di poliziotti a poliziotti ». Lo rimarca il segretario nazionale Valter Mazzetti, arrivato qui da Roma per partecipare alla manifestazione di solidarietà organizzata ieri in piazza Università, a pochi metri dalla Questura. E racconta di «sequestri di ciotole per cani e di perquisizioni», di «un maxi blitz guidato personalmente dal questore», Salvatore Longo, ipotizzando addirittura «ricadute su delicate indagini che la dirigente stava seguendo».
La diretta interessata tace. Chiusi in uno strano silenzio anche i vertici della questura: fanno sapere soltanto che il trasferimento «ha ben altre motivazioni, attendiamo l’ispezione del ministero ». Mentre molti testimoni parlano di un blitz all’interno del commissariato sproporzionato rispetto alle accuse finora emerse. Una ventina — sostiene il sindacato di polizia — gli uomini utilizzati nei controlli per scoprire chi riforniva le ciotole per i cani trovate nel cortile. «Una indagine velocissima — denuncia l’Ugl — conclusa con la destinazione ad altra sede della dirigente».


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