Oim: “Solo il 40 per cento dei migranti si sposta da Sud a Nord”

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Roma – Solo il 40 per cento dei migranti adulti si sposta da Sud a Nord, cioè da paesi a reddito medio-basso verso Stati più ricchi, ad esempio dalla Turchia alla Germania. Il “Rapporto Mondiale sulle Migrazioni 2013: benessere dei migranti e Sviluppo”, dell’Oim, presentato a Ginevra il 13 settembre e oggi a Roma alla presenza della ministra per l’Integrazione Cecile Kyenge, porta alla luce tre diversi tipi di percorsi migratori poco conosciuti e visibili, che però insieme costituiscono il 60% degli spostamenti dei migranti in tutto il mondo. Almeno un terzo dei migranti si sposta da Sud a Sud (ad esempio dall’Ucraina alla Federazione Russa) ma sul fenomeno mancano dati accurati, si parla di un 33% ma la percentuale potrebbe essere più alta. Poco più di un quinto dei migranti (22%) si sposta da Nord a Nord, da un paese ad alto reddito a un altro dello stesso livello, ad esempio dal Canada agli Stati Uniti. Una percentuale piccola ma crescente di migranti (5%) si spostano da Nord a Sud, da un paese ad alto reddito ad un paese a reddito medio-basso.

I dati si basano sul sondaggio mondiale Gallup, realizzato nel periodo 2009-2011 su 25.000 migranti di prima generazione e su oltre 440.000 persone originarie di oltre 150 paesi, per valutare, per la prima volta, il benessere dei migranti in tutto il mondo. “Contrariamente a quanto si creda, la migrazione non è solo un fenomeno Sud-Nord. Meno della metà dei migranti in tutto il mondo, infatti, si sposta da paesi in via di sviluppo verso paesi sviluppati.” afferma il direttore generale dell’Oim, William Lacy Swing in una nota.

Sono 7 milioni i migranti che fanno il percorso opposto a quello considerato classico, cioè che vanno da Nord a Sud. Si tratta, per esempio, di cittadini provenienti dagli Stati Uniti che si trasferiscono in Messico e in Sud Africa, ma anche di tedeschi che si spostano in Turchia e di portoghesi che vanno in Brasile. Secondo il rapporto, i trend migratori stanno cambiando, nel senso che sempre più persone si spostano da paesi sviluppati ai paesi meno sviluppati. 

Nel complesso, la migrazione migliora il benessere soprattutto per coloro che si trasferiscono al Nord e in particolare sono i migranti che si spostano da Nord a Nord (tra paesi ad alto reddito), piuttosto che da Sud a Nord, ad avere i maggiori benefici. I migranti Sud-Nord risultano infatti meno soddisfatti della loro vita perché vedono una disparità rispetto a chi è nato nei paesi di destinazione.

Considerati i quattro tipi di percorsi migratori, secondo il rapporto la maggior parte dei migranti internazionali proviene dal Sud (almeno il 69%). Tuttavia, rispetto alla popolazione complessiva, gli emigranti costituiscono tra il 3,6% e il 5,2% della popolazione del Nord, mentre nel Sud, gli emigrati rappresentano circa il 3% della popolazione. Questo significa che le persone provenienti da paesi al Nord sono più propense a migrare.

La maggior parte degli studenti internazionali va al Nord, dove vive la maggior parte dei migranti internazionali (almeno il 56%). I migranti rappresentano tra il 10% e il 12% della popolazione totale al Nord, mentre al Sud sono solo il 2% della popolazione residente.

La maggior parte dei migranti internazionali è di sesso maschile, fatta eccezione nel caso della migrazione Nord -Sud, dove la maggioranza sono donne. La maggior parte delle rimesse globaliva da Nord a Sud (almeno il 43%), anche se si registrano flussi significativi anche tra paesi del Sud e tra paesi del Nord. (Rc)

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