Nel 2013 crollata del 29% la domanda di lavoratori stranieri

by Sergio Segio | 2 Settembre 2013 17:50

Loading

La crisi economica colpisce duro anche gli immigrati. Nel 2013, il mercato del lavoro italiano ha registrato una consistenze contrazione nella domanda di lavoratori stranieri, con un calo complessivo previsto del 29% rispetto al 2012. I dati arrivano da una ricerca condotta attraverso Excelsior, il sistema informativo utilizzato da Unioncamere e Ministero del lavoro. In assoluto, entro la fine dell’anno la richiesta di lavoratori immigrati non supererà le 43 mila unità, contro le 60.500 del 2012; in termini relativi, tali assunzioni andranno a coprire fino all’11 per cento di tutte quelle previste per l’anno in corso.

A presentare la flessione più drastica è il comparto dei servizi, che dovrebbe registrare un calo del 31 per cento rispetto all’anno scorso, assorbendo circa 13 mila stranieri in meno: le situazioni peggiori si verificano nei servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (con 4 mila assunzioni in meno rispetto al 2012), dei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (meno 3 mila) e dei servizi avanzati di supporto alle imprese (-1.300 unità, pari a una contrazione del 53,7 per cento sul 2012).

Va un po’ meglio l’industria che arriverà a registrare una contrazione del 23 per cento circa, con un calo di 4mila unità: di queste ultime, quasi 3mila si riferiscono al solo settore delle costruzioni (-35 per cento).

“I dati Excelsior – spiega il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – sono una preoccupante conferma della crisi del settore dei servizi e di quello delle costruzioni, fortemente legati al mercato interno e in cui la forza lavoro assicurata dagli immigrati rappresenta ormai un elemento strutturale e spesso qualificato. Questa ulteriore riduzione del loro fabbisogno è un segnale chiaro che, per sostenere i segnali di ripresa annunciati dal governo, è assolutamente indispensabile puntare sul rilancio della domanda interna, senza la quale non si risale la china della disoccupazione”.

Uniche eccezioni in positivo sono le industrie della fabbricazione di macchine e dei mezzi di trasporto (che segnalano un aumento di 240 unità rispetto al 2012, +16 per cento in termini relativi); le industrie della lavorazione dei minerali non metalliferi (+100 unità, +37%) e, nei servizi, le imprese che operano nell’istruzione e servizi formativi privati, dove le assunzioni previste nel 2013 potrebbero aumentare fino all’81 per cento (con 800 assunzioni rispetto alle 490 del 2012).

“Ma la riduzione del fabbisogno di immigrati – conclude Dardanello – segnala anche il rischio di perdere preziose competenze professionali che invece vanno salvaguardate mettendo in campo, come le Camere di commercio stanno facendo, iniziative per la riqualificazione delle competenze di chi ha perso un lavoro e per favorire, sostenendo chi sceglie di aprire un’impresa, l’integrazione e il rafforzamento dei legami culturali e commerciali dei lavoratori immigrati con i paesi d’origine.”

Tra le regioni il calo maggiore si registra in Piemonte, con circa 2.700 lavoratori stranieri in meno rispetto al 2012; l’anno scorso, infatti, le assunzioni erano state poco più di 6.300, mentre entro la fine del 2013 dovrebbero assestarsi sulle 3.600 unità (meno 42 per cento in termini relativi). (ams).

© Copyright Redattore Sociale

Post Views: 176

Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2013/09/nel-2013-crollata-del-29-la-domanda-di-lavoratori-stranieri/