“L’articolo 138 non si tocca”

by Sergio Segio | 16 Settembre 2013 5:32

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FRANCAVILLA AL MARE — «Allora, ce l’avete fatta a superare il sit-in di protesta…». Scherzano tra loro i trentacinque saggi del governo Letta, mentre fuori dall’hotel Sporting Villa Maria, 4Stelle Superior, c’è un clima d’assedio. I prescelti per cambiare la Costituzione arrivano alla spicciolata per il conclave che si terrà fino a domani in questo albergo in collina che si affaccia sul mare Adriatico. Costo del soggiorno: ventimila euro, a spese dello Stato. I sorrisi di circostanza provano stemperare la tensione. Ci sono forze dell’ordine dappertutto. A rovinare l’accoglienza ci pensa un gruppo di manifestanti, che davanti ai cancelli, con dei cartelli in mano, urla e intona slogan, seppure sotto gli occhi di una ventina di poliziotti, guidati dai dirigenti della Digos. E il rischio di scontri c’è ogni volta che arriva un auto in cui viaggia uno degli esperti scelti da Palazzo Chigi: volano insulti e c’è anche chi tenta di fermare l’auto. «L’articolo 138 della Costituzione non si tocca…» gridano.
La manifestazione di protesta è organizzata dalla sezione regionale dell’Anpi (l’associazione nazionale partigiani italiani), Abruzzo Social Forum, Rifondazione e Movimento Cinque Stelle. «La Costituzione può anche essere oggetto di una revisione ma non possono essere questi i metodi per riscriverla, come l’attacco all’articolo 138» prova a spiegare le sue ragioni tra uno slogan e l’altro il presidente dell’Anpi di Pescara, Enzo Fimiani.Per il parlamentare abruzzese del M5S Andrea Colletti «più che i saggi questi signori rappresentano i seggi… vista l’appartenenza dei giuristi nominati da Letta ai due partiti che tengono in vita il Governo». «Questo è un centro benessere, l’Italia è diventata un centro malessere, speriamo di sentirci meglio», afferma il costituzionalista Michele Ainis, arrivando a Francavilla al Mare. Rispondendo ai cronisti che lo interpellavano sulle spese sostenute per la riunione dei saggi Ainis ha detto: «Io sono venuto a spese mie con la mia macchina e sto lavorando gratis. Personalmente avrei preferito non muovermi, anche perché vivo a Roma. Speriamo di fare un buon lavoro ».
Il dispiegamento di forze è un muro invalicabile per i manifestanti: i carabinieri hanno organizzato posti di blocco lungo le strade vicino all’albergo. Dentro invece, il giardino di sei ettari è pattugliato da una decina di uomini della guardia di Finanza, mentre all’ingresso ci sono perfino gli artificieri della questura di Pescara. Nella hall intanto i “saggi” si fermano per i saluti, mentre il personale del ricevimento dell’albergo li informa che «il pranzo è in terrazza, mentre gli accappatoi per accedere al centro benessere sono già in camera». «La Spa è al piano di sotto, per i massaggi basta prenotare a questo numero…» specifica il concierge. E c’è già chi si prenota.

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