La Cnn: arrivati nella base italiana 250 marines in missione libica

Loading

Secondo quanto riferito dalla Cnn, 250 uomini della Special-Purpose Marine Air-Ground Task Force (SP MAGTF), l’unità per il combattimento aereo e terrestre in Africa del Corpo dei marines, sono stati trasferiti segretamente nei giorni scorsi nella base siciliana di Sigonella. «Così, in caso di crisi, la task force potrà raggiungere la Libia in poco meno di tre ore», hanno spiegato due ufficiali Usa ai giornalisti della Cnn. Altri 250 marines della MAGTF sono pronti a raggiungere Tripoli e Bengasi dalla base spagnola di Moròn, dove la task force è stata attivata la prima volta lo scorso anno. Una quarantina di marines hanno già raggiunto invece due capitali nordafricane (molto probabilmente Tripoli e Il Cairo) e Sanaa (Yemen) per rafforzare i dispositivi militari delle locali ambasciate Usa. Secondo fonti del Pentagono, un altro contingente di 300 marines si troverebbe a bordo dell’unità da guerra USS San Antonio in rotta nelle acque del Mediterraneo orientale congiuntamente alle fregate lanciamissili e ai sottomarini nucleari della forza navale Usa anti-Assad.


Related Articles

VINCERE LA CRISI CON LE SPESE MILITARI DI GUERRA

Loading

LA RICETTA AMERICANA
Ormai non c’è nessuno in giro che non abbia una ricetta contro la crisi. Tuttavia tra le molte proposte forniteci quotidianamente dagli esperti, ora addirittura dal presidente Obama, c’è un’assenza inquietante. Forse per pudore, o per scongiurarla, non è stata mai ricordata la più rapida, la più efficace, la più usata delle politiche anticrisi: la gestione militare del ciclo economico. Adottata stabilmente negli Stati Uniti da molti decenni, ha alla base due pratiche complementari: da un lato la distruzione dei capitali degli altri per prenderne i mercati, i campi d’investimento, le materie prime; dall’altro le virtù anticrisi della spesa pubblica militare.

Avvistati e braccati da 88 mila agenti Ma i due fratelli sfuggono ancora

Loading

se davvero la campagna della Piccardia fosse l’ultima tappa del viaggio dei fratelli Kouachi non ci potrebbe essere contrasto più stridente tra il paesaggio da idillio nordico e la loro jihad domestica

Grazie a Obama strada in salita per Abu Mazen

Loading

Strada tutta in salita per l’iniziativa palestinese per l’ammissione all’Onu in qualità  di Stato Membro. Le parole del Presidente Obama hanno deluso quei pochi che, illudendosi, speravano ancora che la sua amministrazione potesse promuovere una nuova strategia per la soluzione del conflitto israeliano-palestinese.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment