Industria e lavoro, il sorpasso spagnolo

by Sergio Segio | 25 Settembre 2013 6:16

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Vi si legge che il nostro Paese sta vivendo «una vera e propria deindustrializzazione», con l’indice della produzione industriale che «ha perso 20 punti percentuali dal 2007», e con una competitività sul costo del lavoro che «si è erosa in modo considerevole negli ultimi 10 anni». Il nostro è un Paese, dice la Commissione, che nella corsa verso l’uscita dalla crisi è stato ormai superato dalla Spagna, risalita fino al settimo posto nella classifica europea . Una volta, Madrid era posizionata più indietro: ma secondo Bruxelles, è riuscita ad applicare alcune riforme del mercato del lavoro, che le hanno dato una spinta. Per contro, in tutta l’Eurozona, vi sono soltanto una manciata di nazioni che dal 2007 al 2012 hanno visto peggiorare la produttività: la Finlandia, la Francia, il Lussemburgo, e appunto l’Italia, scivolata al quindicesimo posto. Anche la Grecia è andata nella direzione contraria. Segniamo punteggi negativi, dunque scoraggianti per la produttività industriale, perfino nei costi dell’energia: solo a Cipro, isola-nazione notoriamente non in buonissima salute, i costi energetici sono alti come lo sono da noi. E per tutto questo, oggi, la Commissione chiederà a Roma di riprendere con decisione il cammino delle riforme.
Bruxelles individua in due fattori le cause della prolungata decadenza: gli aumenti del salario lordo nominale (anche se poi nelle fabbriche italiane si guadagna in media di meno che in quelle tedesche, ndr) e appunto la scarsa crescita della competitività. Poi, l’analisi si spinge un po’ più nel profondo, citando la chiusura di molte decine di impianti in settori fondamentali come la petrolchimica, o i biocombustibili. E ci sono altre zavorre, legate alla ricerca: come già constatato più volte, l’Italia continua a investire nella ricerca e nello sviluppo poco meno della metà di quanto investa la Ue e il confronto è veramente impari se viene fatto con la Germania, ma anche con Lettonia o Lituania. Evidentemente chi non studia, e non si aggiorna, finisce prima o poi fra i ruderi di Blade Runner: e là resta, ad attendere la ramazza impugnata da una certa signora Merkel.
Luigi Offeddu

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