Gibilterra: quando l’Europa guarda il suo ombelico

by Sergio Segio | 4 Settembre 2013 9:56

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La realtà attuale di Gibilterra non è solo quella di una cittadina che vende la sua appartenenza alla Union Jack a frotte di turisti che ogni giorno la visitano alla scoperta di quel tocco britannico in piena Penisola Iberica. A fianco a questo business si celano fiorenti, e ben più remunerativi, traffici di sigarette di contrabbando[1], grazie alla tassazione bassa di Gibilterra sui tabacchi che ammonta alla metà di quella spagnola. Si è calcolato che ogni anno transitino nell’enclave britannica circa 146 milioni di pacchetti di sigarette, dei quali solo il 7 per cento ad uso dei 24 mila abitanti della cittadina. Naturale che ogni qualvolta la Spagna provi a intensificare i controlli sui traffici, tenendo conto delle conseguenze che ha il suo mercato di vendita del tabacco e dunque la contrazione delle entrate statali (valutate in una perdita[2] di circa due milioni di euro di mancate tasse ogni anno), il passaggio lungo la frontiera diventi un inferno, con code chilometriche e gli ovvi disagi per residenti e transfrontalieri. Tensioni che contribuiscono in questi giorni ad alimentare i contrasti diplomatici tra Londra che richiama il governo di Madrid al rispetto della libera circolazione all’interno dell’Unione Europea di persone e merci, ostacolati da tali eccessivi controlli, e Madrid che giustifica tali controlli col contrasto al fenomeno del contrabbando, autorizzata peraltro dal fatto che Gibilterra, come territorio britannico, non rientra nell’accordo Schengen. Il premier britannico David Cameron si è detto[3] addirittura disposto a trascinare la Spagna dinanzi alla Corte di Giustizia dell’UE per questi eccessivi controlli predisposti alle frontiere di Gibilterra “dettati unicamente da ragioni politiche, illegali e del tutto sproporzionati”. Ha invocato inoltre l’azione del presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, per l’invio di osservatori imparziali al confine per verificare la situazione.

Mentre i politici e i diplomatici si prodigano in dichiarazioni, la fregata Hms Westminster e altre navi della Royal Navy britannica si avvicinano alla Spagna[4] per un’esercitazione congiunta nel Mediterraneo decisa in tempi non sospetti; la coincidenza con l’escalation delle tensioni tra Spagna e Gran Bretagna tuttavia non può che acuire una situazione già così tesa. Non occorre scomodare i fantasmi della guerra nelle Falkland per additare l’estrema facilità dello scoppio di un conflitto armato per territori la cui importanza rimane se non propriamente strategica, di sicuro fondamentale per ragioni di opinione pubblica e di facciata.

Ma non è solo una questione di tabacco. Gibilterra si sta inoltre trasformando in un’oasi dell’offshore[5] all’interno della penisola iberica, con non poca preoccupazione del governo di Madrid per il dilagante fenomeno del riciclaggio, oltre che per la flessione delle proprie transazioni finanziarie. Con la sua profonda crisi economica in corso, la Spagna non vede di buon occhio la prosperità della Rocca che registra invece una crescita economica dell’8% rispetto allo scorso anno e che attira i capitali e gli investimenti esteri grazie a una fiscalità molto più vantaggiosa. E anche le acque di Gibilterra sono particolarmente agitate. I pescatori spagnoli protestano[6] da tempo a causa di una barriera di blocchi di cemento costruita nella baia di Gibilterra che ufficialmente dovrebbe creare una riserva marina, ma di fatto ostacola le loro attività. Fortemente osteggiata da Madrid (e sono state presentate ulteriori rimostranze a Londra) è anche la costruzione di un nuovo progetto urbanistico nella zona, a Cape Vantage[7], che prevede un porto con 500 approdi, un hotel e 2500 residenze. Un piano che sembra ulteriormente appesantire la posizione dell’”oasi” britannica nel Mediterraneo.

Forte dell’invito emesso fin dal 1969 dall’Assemblea Generale dell’ONU alla Gran Bretagna (in base alla Risoluzione 2353 (XXII)[8]) affinché ponesse fine alla vicenda coloniale del territorio, la Spagna continua a richiedere la sovranità su Gibilterra sulla base del principio di “integrità territoriale”. Un metro ben diverso è stato utilizzato da Madrid nei confronti del Marocco. Nel luglio del 2002, quando Rabat rivendicò la sovranità dell’isolotto di Perejil, uno scoglio disabitato situato nello stretto di Gibilterra, occupandolo con ben 6 soldati, la Spagna intervenne in armi per difendere l’antico possedimento coloniale. Agli occhi di molti, il parallelismo con la vicenda della roccaforte britannica in Spagna era evidente e metteva in luce l’azione contraddittoria di Madrid che nel caso di Gibilterra rivendicava i principi contrari alle antiche pratiche coloniali di espansione e poi se ne dimenticava nel caso dell’isolotto a poche centinaia di metri della costa africana. Se le vicende appena descritte possono apparire una pantomima in scena da troppo tempo e fuori luogo rispetto ad oggi in quanto al linguaggio usato e ai termini della contrapposizione, di certo situazione ben diversa è quella delle due enclave spagnole sulla costa marocchina, Ceuta e Melilla: in questo caso, e da tempo, i principi di autodeterminazione e di integrità territoriale costituiscono solo parole al vento.

Miriam Rossi[9]

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Endnotes:
  1. traffici di sigarette di contrabbando: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/19/acque-agitate-di-gibilterra/687140/
  2. valutate in una perdita: http://it.euronews.com/2013/08/19/gibilterra-sempre-piu-teso-il-braccio-di-ferro-londra-madrid/
  3. David Cameron si è detto: http://www.theguardian.com/world/2013/aug/16/david-cameron-spain-gibraltar-border-checks
  4. la fregata Hms Westminster e altre navi della Royal Navy britannica si avvicinano alla Spagna: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-08-19/oggi-arrivano-gibilterra-navi-122905.shtml
  5. un’oasi dell’offshore: http://societaoffshore.org/gibilterra
  6. I pescatori spagnoli protestano: http://it.euronews.com/2013/08/18/gibilterra-pescatori-spagnoli-contro-barriera-artificiale-il-caso-arriva-all-ue
  7. la costruzione di un nuovo progetto urbanistico nella zona, a Cape Vantage: http://capevantage.com/location.html
  8. Risoluzione 2353 (XXII): http://daccess-dds-ny.un.org/doc/RESOLUTION/GEN/NR0/236/89/IMG/NR023689.pdf?OpenElement
  9. Miriam Rossi: http://www.unimondo.org/content/search?SearchWhere=unimondo&SubTreeArray=1867&SearchText=Miriam+Rossi

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