Nuovo Isee, positivo il parere delle Commissioni. Ma con alcune osservazioni

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ROMA – Approvato, seppur con riserva: il regolamento che rinnoverà l’Isee supera il vaglio delle Commissioni Finanze e Affari sociali, dopo essere stato già approvato dalle commissioni Finanze e Lavoro del Senato. Lo schema di decreto torna quindi ora in Consiglio dei ministri e dai già all’inizio del prossimo anno potrebbe essere operativo. Non mancano, però, alcune osservazioni critiche, da parte delle Commissioni di entrambi i rami del Parlamento: osservazioni che, in parte, recepiscono le perplessità espresse e manifestate in piazza Montecitorio giusto una settimana fa da alcune associazioni di persone con disabilità. In particolare, le Commissioni della Camera chiedono che “il Governo confermi l’esclusione dal campo di applicazione del nuovo Isee delle prestazioni assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario, poiché – spiegano – un ampliamento del medesimo campo di applicazione che vada oltre le prestazioni sociali, così come definite dall’articolo 1 dello schema di decreto, potrà essere disposto solo in seguito ad una esplicita previsione legislativa”.

La seconda osservazione contiene la proposta di una nuova definizione di prestazioni sociali agevolate, da intendersi come “prestazioni sociali non destinate alla generalità dei soggetti e le prestazioni sociali collegate nella misura dell’agevolazione o nella determinazione della compartecipazione a determinate situazioni economiche”. Per quanto riguarda poi la disabilità, le Commissioni chiedono che “valuti il Governo l’opportunità – in relazione al trattamento delle persone con disabilità e non autosufficienti nel nuovo Isee – di prevedere un trattamento più favorevole con riferimento a situazioni in cui, in presenza di un reddito della persona disabile molto basso o nullo e, contestualmente, di beni patrimoniali, la detrazione prevista nel nuovo Isee potrebbe non operare pienamente”. Soprattutto, in riferimento a una delle principali ragioni di preoccupazione delle associazioni di disabili, cioè “rispetto ai problemi sollevati dalle associazioni dei disabili e all’inserimento delle indennità all’interno dell’Indicatore della situazione reddituale (ISR), valuti il Governo l’opportunità di intervenire in maniera equitativa aumentando le franchigie e prevedendo uno specifico intervento per le famiglie con figli minori disabili e per i casi di polidisabilità”. Altre osservazioni riguardano infine i proprietari di casa e la scala di equivalenza, soprattutto in riferimento alle famiglie più numerose”. 

Infine, il parere espresso dalle Commissioni della Camera contiene il riferimento al sistema di monitoraggio e al metodo di partecipazione e confronto con le parti sociali per la verifica dello strumenti: richiesta anche questa avanzata e ribadita con forza dalle associazioni: “considerata la complessità della nuova disciplina e la necessità di valutarne l’effettivo impatto – si legge nel testo del parere – proseguendo nella positiva pratica della consultazione già intrapresa in sede di predisposizione dello schema di decreto in esame, il Governo provveda alla costituzione di una sede stabile di confronto con le istituzioni, le parti sociali e le associazioni nazionali portatrici d’interessi, con il compito di monitorare l’applicazione del nuovo strumento e le eventuali proposte di correttivi”. (cl)

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