No a indulti e amnistie: piano carceri del M5S. ”Applicare quello del Dap”

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ROMA – No al commissario straordinario, niente indulti o amnistie, il Movimento Cinque Stelle propone un piano carceri alternativo al decreto del governo all”esame di Montecitorio, quello elaborato dal Dap, che non prevede nuove carceri (salvo un intervento da 800 posti nel napoletano/casertano) e punta al recupero di strutture mal utilizzate. In conferenza stampa alla Camera, i deputati della commissione Giustizia Tancredi Turco, Giulia Sarti, Andrea Colletti, Vittorio Ferraresi spiegano la loro ricetta al problema sovraffollamento che vede l”Italia ai vertici in Europa con una percentuale del 152,8% e un deficit di posti di almeno 19 mila. Con un ordine del giorno al dl ”svuota carceri” i pentastellati chiedono anche l”impegno del governo a non “vendere, dismettere o permutare cubature attraverso la cessione di edifici penitenziari quelli il Regina Coeli di Roma, San Vittorie a Milano e Piazza Lanza a Catania su cui ci sono notevoli interessi speculativi”. Se il piano del commissario prevede la riapertura di Pianosa “chiuso per legge” e una nuova struttura in Friuli Venezia Giulia che “e” l”unica regione in cui non ce n”e” bisogno”, quello del Dap permetterebbe di uscire dall”emergenza in due anni con uno stanziamento 355 milioni di euro, creando 21.800 nuovi posti detentivi, al contrario del piano del commissario Ionta, che, denunciano, “stanziava ben 675 milioni per soli 9.000 posti”. Altra misura auspicata e” la modifica di leggi “carcerogene” che hanno aumentato la popolazione carceraria, come “la Bossi-Fini, la Fini-Giovanardi e la ex Cirielli”. (DIRE)

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