L’esercito contro i manifestanti al Cairo

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Al Cairo è iniziato lo sgombero dei sit-in messi in piedi dai sostenitori dell’ex presidente egiziano Mohamed Morsi in due punti diversi della città, a piazza Rabaa Al-Adawiya e piazza Nahda. Nella notte tra martedì 13 e mercoledì 14 agosto le forze di polizia sono intervenute contro i manifestanti facendo ampio uso di gas lacrimogeni: oltre ai più grandi concentramenti nelle due piazze del Cairo, le forze di sicurezza sono intervenute anche in accampamenti più piccoli in diversi quartieri della città. Gli scontri hanno finora provocato almeno 36 morti, scrive Al Jazeera, 15, scrive BBC, mentre per i Fratelli Musulmani, movimento politico di cui fa parte Morsi, i morti sarebbero più di 100. Il numero non è ancora stato confermato dalle autorità.

Secondo la televisione di stato egiziana, il sit-in di piazza Nahda, il più piccolo dei due, sarebbe stato già completamente sgombrato. Alcuni giornalisti riportano però di scontri e spari sulla folla, come Kareem Fahim, reporter del New York Times.

Birdshot or gunfire from Nahda now, crowd running. Helicopter stalking groups of protesters

— Kareem Fahim (@kfahim) August 14, 2013

Il ministro degli Interni egiziano ha detto che circa 200 persone sono state arrestate per gli scontri, aggiungendo che la polizia è intervenuta solo con il lancio di lacrimogeni, e non ha usato una forza eccessiva per sgomberare i due sit-in. Diverse strade del Cairo sono state boccate, e tutto il traffico ferroviario è stato sospeso. Nonostante le misure preventive per evitare la diffusione delle proteste, Al Jazeera ha scritto che le manifestazioni sarebbero iniziate anche nella città di Alessandria d’Egitto.

Le proteste in favore di Morsi erano iniziate il 3 luglio scorso, giorno della deposizione dell’ex presidente compiuta dall’esercito egiziano. I due sit-in dovevano essere sgomberati martedì all’alba, ma l’operazione era stata rinviata per evitare “spargimenti di sangue”. Nel frattempo Morsi si trova sotto la custodia dell’esercito dal 3 luglio scorso, in una località che non è mai stata rivelata. Anche gli scontri tra esercito e manifestanti, e tra manifestanti pro e anti Morsi, vanno avanti dal 3 luglio, e fin qui sono morte 250 persone, escluse quelle uccise negli scontri di oggi.


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