Impasse sul pubblico impiego Segnale del Pdl al governo

by Sergio Segio | 24 Agosto 2013 8:22

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ROMA — Sfiorato l’ennesimo incidente diplomatico nel primo Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva. In attesa della riunione di mercoledì prossimo, che affronterà la delicatissima questione Imu, il decreto sulla razionalizzazione nella Pubblica amministrazione, presentato dal ministro alla Funzione pubblica Gianpiero D’Alia, è infatti slittato a lunedì pomeriggio. «C’è l’accordo tecnico-politico — assicura il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Filippo Patroni Griffi – l’approfondimento si è reso necessario per distribuire queste norme tra decreto legge e disegno di legge». In apparenza, una questione solo pratica: ci sono norme, come quelle sui precari dell Pa, che vanno affrontate con urgenza, con lo strumento del decreto, e altre, come quelle sullo stipendio ai testimoni di giustizia, da discutere con calma nel normale iter dei disegni di legge. Ma la versione ufficiale non è supportata dal malumore che serpeggia nel Pdl: «Il testo del decreto ci è stato presentato solo giovedì sera — dicono — quindi abbiamo bisogno di tempo, fino a lunedì a mezzogiorno, per presentare le nostre osservazioni».
Il nodo è la questione dei precari negli uffici pubblici, 120 mila persone, secondo una prima stima. In base alla bozza del decreto, le pubbliche amministrazioni sono tenute entro un mese dall’approvazione del decreto a inviare tutte le informazioni sul proprio personale precario: e, in particolare, su quelli che, avendo già tre anni di servizio negli ultimi cinque anni, hanno le caratteristiche per essere stabilizzati. Nel rispetto del blocco del turn-over, che prevedono che nel 2014 solo il 20% dei posti vacanti possa essere rimpiazzato (quota che sale al 50% nel 2015 e al 100% nel 2016), questi precari potranno partecipare a concorsi interni dedicati. Secondo la bozza D’Alia, il 50% delle nuove assunzioni dovrà pescare proprio da questo bacino, mentre l’altra metà dovrà attingere alle graduatorie dei vincitori di concorso. Infatti, oltre al censimento dei precari, viene lanciato anche il monitoraggio dei vincitori e degli idonei in attesa di posto (dovrebbe trattarsi di 50 mila persone), in modo da programmare solo se necessario nuovi concorsi pubblici. Il decreto arrivato sul tavolo del Cdm prevede anche una stretta sulle assunzioni dei precari: vengono cioè inseriti criteri molto più stringenti per i contratti flessibili nella Pa, e i dirigenti che non li rispettano sono accusati di danno erariale. Ma a quanto pare al Pdl non basta: secondo il vecchio schema disegnato da Brunetta, solo il 40% dei nuovi posti disponibili doveva essere a disposizione dei precari, e la Pa doveva chiudere del tutto ai contratti flessibili. Le osservazioni in arrivo potrebbero cercare di modificare il decreto proprio in questa direzione. Un altro punto caldo potrebbe essere quello che proroga per i prossimi due anni per il personale della pubblica amministrazione le regole pre-Fornero per il pensionamento: una mossa da cui scaturirebbe una sorta di «regime differenziato» tra pubblico e privato. Non dovrebbero invece esserci ostacoli per altri provvedimenti inseriti nel decreto, come quello sulla mobilità del personale tra società pubbliche partecipate, e la norma che facilita le «emigrazioni» di impiegati verso il ministero della Giustizia, in carenza evidente di dipendenti. Così come dovrebbe essere varata la nuova Agenzia per la coesione territoriale per la gestione dei fondi europei, la stretta del 20% su auto blu e su consulenze, e l’assunzione di 1.000 vigili del fuoco. Il decreto contiene anche provvedimenti sulla tracciabilità dei rifiuti: la bozza prevede l’abrogazione del sistema Sistri per quelli non pericolosi e fissa nuove scadenze per i gestori e i produttori di quelli pericolosi, che dovranno adottare le nuove regole rispettivamente entro il primo ottobre 2013 e il 3 marzo 2014.
La riunione del Consiglio dei ministri di ieri è stata comunque proficua. Palazzo Chigi ha approvato in via definitiva il regolamento per l’attuazione del federalismo fiscale per uniformare i conti pubblici degli enti locali, «per una maggiore evidenza e trasparenza», come ha sottolineato Patroni Griffi. E ha autorizzato il ministero dell’Istruzione ad assumere a tempo 672 dirigenti scolastici e 11.268 insegnanti. Via libera anche al disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’accordo fra governo italiano e Stati Uniti nella prevenzione lotta alle gravi forme di criminalità: un testo che agevola gli scambi di profili del Dna e impronte dattiloscopiche.
Valentina Santarpia

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