by Sergio Segio | 19 Agosto 2013 16:23
Hosni Mubarak, presidente dell’Egitto tra il 1981 e il 2011, è stato assolto dall’accusa di corruzione in uno dei processi a suo carico. Dopo la sentenza il suo avvocato, Fareed el-Deeb, ha detto che Mubarak potrebbe essere liberato entro la fine di questa settimana: la cosa è stata ripresa da diversi siti di news italiani e internazionali come se fosse certa, ma in realtà non lo è. Mubarak, che ha 85 anni, è in stato di arresto da quando è stato deposto, durante le proteste della cosiddetta “primavera araba”.
A giugno del 2012 Mubarak era stato condannato[1] all’ergastolo da un tribunale del Cairo, per non aver fatto nulla per fermare l’esercito e le forze di sicurezza egiziane che spararono deliberatamente sui manifestanti durante la rivoluzione del gennaio 2012, uccidendo circa 850 egiziani. Lo scorso gennaio, però, un tribunale aveva accolto il suo ricorso[2] ordinando di ripetere il processo, che è quello che comporta le accuse più gravi e le pene potenzialmente più pesanti, ed è ancora in corso.
Mubarak è stato accusato anche di appropriazione indebita e corruzione, che è il motivo per cui è rimasto in carcere fino ad ora. Le accuse del processo principale, infatti, non richiedono per lui la custodia cautelare: nonostante questo sia il New York Times che Al Jazeera scrivono[3] che[4] la decisione sulla sua eventuale scarcerazione deve ancora essere presa e non arriverà prima di due settimane. Il giornale egiziano Ahram, spiega[5] che Mubarak dovrà rimanere in prigione per affrontare le accuse di un altro caso di corruzione.
Durante questi anni la salute di Mubarak è stata piuttosto precaria: è stato ricoverato più volte ed è stato in coma[6] dopo un attacco cardiaco. Mubarak è stato detenuto a lungo in un ospedale militare dopo essersi ferito a causa di una caduta nel bagno del carcere, alla fine di dicembre 2012.
foto: AP Photo/Ahmed Gomaa, File
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