Cinquestelle, un piano per evitare «correnti»
MILANO — Un martello pneumatico, che batte sui temi che sono le bandiere del Movimento. Di nuovo all’attacco. Beppe Grillo da un lato provoca, ricordando l’esito del sondaggio «Chi comanda in Italia?», che si è chiuso con oltre 32.000 risposte. «Secondo i partecipanti — scrive sul blog —, la massoneria, la criminalità organizzata e la Bce sono le istituzioni che contano maggiormente nell’esercizio del potere in Italia». Dall’altro lato il leader Cinquestelle stuzzica, passando ai nodi della riforma del Porcellum: «Il blog ha sempre affermato che la legge elettorale era incostituzionale — afferma —. Nessuno ci ha ascoltato e solo di recente, uscita dal letargo come un’orso a primavera, la Corte costituzionale si è accorta che c’è del marcio in Danimarca, che la legge può essere incostituzionale e sulla sua legittimità si pronuncerà entro il 3 dicembre 2013». «Se la Corte costituzionale dovesse dichiarare illegittimo il Porcellum avremmo un Parlamento di abusivi. Tutto questo ha il sapore della farsa, della commedia all’italiana», conclude Grillo.
Poi il leader Cinquestelle passa all’invettiva. «Il governo Letta dichiarò in pompa magna di volere come “prima cosa da fare” una nuova legge elettorale — scrive —. Poi Capitan Findus Letta e il suo socio Berlusconi l’hanno fatta cadere nel dimenticatoio inventandosi una riforma costituzionale per introdurre il presidenzialismo, non presente in Costituzione». Ora, secondo Grillo, il premier «su suggerimento di Violante sta valutando un premio di maggioranza da assegnare con un ballottaggio tra i due candidati premier più votati. Un presidenzialismo con il trucco, un super Porcellum».
Il capo politico, poi, con un’ultima nota lancia quella che è la vera novità della giornata: «Dal mese di settembre sarà possibile discutere on line la proposta di una nuova legge elettorale con gli iscritti al M5S». Si tratta di un antipasto del famoso portale tanto atteso dai militanti, che permetterebbe un dialogo senza filtri con deputati e senatori. Il progetto sarebbe in via di sperimentazione avanzata nel Lazio e il lancio avverrebbe quasi in contemporanea con un altro sito, anche quello destinato a cambiare la comunicazione dei parlamentari, in discussione già dallo scorso maggio. Quest’ultimo portale «informativo» è stato studiato in modo da permettere ai singoli parlamentari di mettere in evidenza i contenuti del loro lavoro: ci saranno probabilmente dei blog sulle singole commissioni, dei post ad hoc su argomenti di primo piano e anche dei mini-giornali online. Secondo fonti vicine ai Cinquestelle, nella creazione del sito «informativo» Gianroberto Casaleggio avrebbe avuto un ruolo più defilato, sarebbe stato più fattivo il contributo di alcuni parlamentari, tra cui il toscano Massimo Artini. Il Movimento però non si limita alle novità tecnologiche: in vista anche dei prossimi appuntamenti elettorali si stanno studiando nuovi criteri di selezione dei candidati. «Probabilmente saranno obbligatori requisiti più stringenti e adeguati al dna dei Cinquestelle», sostengono in ambienti vicini ai pentastellati: un modo per evitare che si creino frizioni e divisioni, possibili correnti tra eventuali nuovi eletti. Intanto, sembra perdere quota la manifestazione prevista per il 7 e 8 settembre a Roma. L’iniziativa è stata lanciata in modo indipendente da alcuni parlamentari, ma ancora non è stata definita dall’assemblea. A rendere ancora più difficoltosa l’organizzazione si sovrappone la pausa estiva del Parlamento, che certo non facilita i contatti tra Cinquestelle né le questioni burocratiche.
Emanuele Buzzi
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