Usa-Europa: Libero scambio contro lo spionaggio
Il caso Snowden getta un’ombra sui futuri negoziati sul trattato di libero scambio transatlantico, giudicati promettenti in occasione della recente visita di Barack Obama.
Se in effetti l’Nsa – uno dei servizi segreti americani – avesse spiato i suoi alleati europei su vasta scala, come sostiene il suo ex dipendente Edward Snowden, la vicenda rischia di dare un serio colpo al rapporto di fiducia fra gli Stati Uniti e l’Ue.
D’altro canto i due schieramenti sanno ormai come comportarsi. Questa lezione dovrebbe aiutare gli europei, che finora avevano dimostrato ingenuità nel far valere i propri interessi nel trattato di libero scambio. Non c’è nessun motivo per rimandare i negoziati.
Le rivelazioni su queste attività di spionaggio non devono servire come strumento di pressione. Questo non fa che rendere ancora più complicata una situazione difficile e porterebbe sicuramente a un fallimento. Un trattato di libero scambio è un trattato di libero scambio. Più si aprono i mercati e più li si apre rapidamente e migliore è la situazione per tutti.
Promuovendo al tempo stesso la trasparenza e la democrazia, il libero scambio permette di lottare contro la cultura del segreto di Stato.
Traduzione di Andrea De Ritis
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