by Sergio Segio | 11 Luglio 2013 9:10
La Commissione per i Diritti dei Bambini dell’Onu ha chiesto alla Santa Sede di fornire dettagli riguardo alle centinaia di casi di pedofilia e abusi sessuali da parte del clero. La richiesta arriva all’indomani della decisione di stabilire una data per la audizione di rappresentati vaticani presso la stessa Commissione. La data stabilita è gennaio 2014, il luogo è la città svizzera di Ginevra, una delle sedi principali della stessa Onu.
La notizia è stata diffusa martedì sera dal sito web del Guardian. Gli anglosassoni sottolineano come si tratti della prima volta che una richiesta così ampia e circostanziata viene formulata da un dipartimento dell’Onu. E si tratta anche della prima volta che il problema si presenta in questi termini da quando papa Francesco è stato eletto. Promettendo, in continuità con Ratzinger, linea dura sugli scandali sessuali nella Chiesa.
In un passaggio del documento disponibile online si legge: “Alla luce del riconoscimento da parte della Santa Sede della violenza sessuale contro bambini commessa da membri del clero… e considerata la scala degli abusi, chiediamo di fornire dettagli di tutti i casi… di cui la Santa Sede sia venuta a conoscenza”. Le richieste di fare chiarezza riguardano casi specifici: dalle omissioni e coperture delle gerarchie ecclesiastiche circa le violenze alle intimidazioni subìte dalle vittime. La Commissione chiede inoltre ai rappresentati vaticani di specificare come la Chiesa ha condotto le indagini sui casi di pedofilia e perfino se le vittime degli abusi abbiano ricevuto la dovuta assistenza legale o la giusta compensazione economica.
“La Sante Sede aderisce alla convenzione internazionale sulla protezione dell’infanzia, dunque risponderà”, dice al Fatto il direttore della sala stampa vaticana padre Lombardi. “Devo anche dire – minimizza il gesuita – che non vedo la notizia: siamo a luglio, l’audizione è convocata tra 6 mesi. Ho l’impressione che qualche volta la stampa abbia interesse a creare più clamore del dovuto su certi temi”. Da parte sua, l’incaricato diplomatico a Ginevra monsignor Massimo De Gregori in una dichiarazione rilasciata al sito Vaticaninsider mette in guardia da “possibili strumentalizzazioni”. A esser convocato in audizione potrebbe essere il nunzio apostolico in Svizzera. L’iniziativa Onu segue le recenti audizioni di familiari delle vittime di abusi. Tra queste l’associazione Usa Survivor’s Network of those Abused by Priests, che il 19 giugno manifestò davanti la sede Onu a Ginevra “dalla parte delle donne irlandesi e le vittime delle Case Magdalene”.
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