Overdose: 309 casi nel 2012. Lieve aumento nell’ultimo anno

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ROMA –  I decessi per overdose in Italia diminuiscono maggiormente rispetto al trend europeo: nel 2012 sono stati 390, contro i 1.002 del 1999, anche se nell’ultimo anno hanno fatto segnare un lieve aumento. E’ quanto riporta la Relazione al Parlamento 2013 sull’uso di sostanze stupefacenti e tossicodipendenze in Italia elaborata dal Dpa. Secondo la Relazione, è l’Umbria la regione più critica, con un tasso di mortalità acuta droga correlata pari a quasi 4 decessi ogni 100 mila residenti, mentre l’eroina risulta essere la prima sostanza responsabile delle morti per overdose; la seconda è la cocaina. L’età media dei deceduti è di 37 anni. Diminuiscono, inoltre, gli incidenti stradali correlati ad alcol e droga: dal 2010 al 2011 sono diminuiti di circa il 2,7 per cento. Inoltre, vi è una diminuzione del 5,6 per cento dei deceduti e del 3,5 per cento dei feriti.Preoccupa, invece, la presenza dell’infezione da Hiv nei nuovi tossicodipendenti (primo accesso ai servizi) che secondo il Dpa sembrerebbe in aumento dal 2009. “Questo dato, sicuramente da riconfermare con nuovi studi risulta comunque preoccupante soprattutto se associato al costante incremento della percentuale di utenti che non vengono testati nei servizi e al fatto che il nuovo sistema di rilevamento tenderebbe a sottostimare le prevalenze e quindi ad attenuare questo possibile incremento”. Secondo quanto riporta la Relazione, infatti, “vi è una tendenza ormai pluriennale a non testare gli utenti in trattamento presso i Ser.T. per le principali infezioni quali quelle da Hiv, Hcv e Hbv.  La percentuale nazionale media di utenti non sottoposti al test Hiv è risultata del 69,5 per cento con grave compromissione dei programmi di diagnosi precoce. Per l’epatite virale B (Hbv) gli utenti non sottoposti a test risultano pari al 78,9 per cento; analogamente rispetto all’epatite virale Hcv gli utenti non sottoposti a test raggiungono la percentuale dell’83,4 per cento”.  A livello nazionale, spiega il Dpa, le situazioni più critiche dei soggetti non testati a test Hiv sono emerse nella Provincia Autonoma di Bolzano (100 per cento di soggetti non testati), in Toscana (86,6 per cento), Abruzzo (83,4 per cento), Sicilia e Sardegna rispettivamente con l’81 per cento di utenti non sottoposti a test”.

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