Il caso Ablyazov Amnesty: in Kazakhstan torture sistematiche

Loading

«Non solo la tortura e i maltrattamenti sono radicati, ma questi non si limitano alle aggressioni fisiche da parte degli agenti delle forze di sicurezza. Le condizioni di prigionia sono crudeli, disumane e degradanti, e i prigionieri
vengono puniti con lunghi periodi di isolamento », accusa il rapporto. E il dito è puntato direttamente al presidente Nursultan Nazarbaev, accusato di «ingannare la comunità internazionale con promesse non mantenute di sradicare la tortura e indagare sull’uso della forza letale da parte della polizia». Amnesty International elenca una lunga serie di drammatiche violazioni a partire dai dieci morti nella repressione per le proteste di Zhanaozen nel 2011, quando scattarono decine di arresti e una serie interminabile di denunce di torture. «È chiaro che l’asserito impegno del governo di sradicare la tortura è a solo uso della comunità internazionale».


Related Articles

L’integrazione possibile: 16 famiglie rom ospitate nel ”Villaggio solidale” di Milano

Loading

Buone pratiche. Sgomberati dal campo nomadi di via Capo Rizzuto, ora ”hanno trovato lavoro e i bambini vanno a scuola”.

Le stragi dei braccianti. Dignità solo da morti

Loading

Che tragedia paradossale: la morte ci ha costretti a prendere atto della loro esistenza nel momento in cui cessano di esistere. Non possiamo più considerarli fantasmi

Memorandum Libia. Il diritto d’asilo è scomparso

Loading

 La questione migratoria non può essere affrontata dall’Italia e dai paesi europei se non partendo dai principi di diritto internazionale su cui si basano le nostre democrazie

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment