by Sergio Segio | 27 Luglio 2013 8:56
ROMA — Via libera della Camera al decreto “del fare” e polemica Tesoro-Sviluppo economico sulle coperture per l’ecobonus. Il “fare”, un maxi provvedimento di 114 articoli, gonfiato di oltre il 30 per cento rispetto agli 84 iniziali, incide su vari settori: dall’alleggerimento della morsa di Equitalia al rilancio della spending review con superpoteri per il nuovo commissario; dallo sconto per le multe (del 30 per cento sul quelle pagate entro 5 giorni) ai finanziamenti alla Croce rossa. Libero il wi-fi: gli esercizi commerciali che lo offrono gratis non dovranno più identificare il cliente che si connette. Apprezzata la prova del presidente Laura Boldrini alle prese con tre giorni di ostruzionismo dei “grillini”.
Passi avanti anche sull’altro decreto, quello per l’ecobonus: torna l’Iva al 4 per cento (invece del 21) per libri con cd e gadget dei giornali, ma è polemica sulle coperture tra il Tesoro e lo Sviluppo economico. Il sottosegretario all’Economia Baretta ha annunciato che per coprire l’ecobonus, al posto del contestato aumento dell’Iva, si sarebbe ricorso ad un rincaro delle accise
sulla benzina. Un intervento che la sottosegretaria Vicari (Sviluppo economico) ha escluso: «Il Mef può pensare quello che vuole, ma restano suoi pensieri». «Sulle coperture stiamo lavorando », ha gettato acqua sul fuoco Baretta in serata. Si dovranno trovare prima del 4 agosto quando il decreto, se non sarà convertito (manca un passaggio al Senato), decadrà.
Tornando al testo del “fare”, sarà modificato a Palazzo Madama almeno su due punti fondamentali: per cancellare l’eliminazione del tetto agli stipendi dei manager e per modificare il Durt, il nuovo Documento unico di regolarità tributaria che, secondo i costruttori, rischia di affossare le imprese, portando con sé 21 adempimenti aggiuntivi. Polemiche dei Rettori, e richieste di modifica, anche per il taglio di 240 milioni al fondo per l’università. Alla Croce rossa italiana arrivano 150 milioni di anticipazioni di liquidità per il 2014 da parte del Tesoro.
Il testo rilancia la spending review: diventa permanente il Comitato interministeriale e arriva un supercommissario con poteri ispettivi rafforzati, compreso l’invio della Gdf e l’accesso a tutte le banche dati, anche della Ragioneria generale dello Stato.
Molte le novità sul fronte fiscale a partire da Equitalia: non potrà sequestrare il macchinario o il bene mobile se l’azienda o il professionista dimostra che esso è «strumentale» alla propria attività. L’unica casa di abitazione non può essere pignorata e per le “ganasce fiscali” arriva una procedura più garantista. Per la Tobin Tax viene inserita una proroga al primo settembre 2013 della decorrenza e al 16 ottobre 2013 del termine di versamento.
Molte le semplificazioni: viene abolito il certificato di sana e robusta costituzione per i lavoratori. Mentre gli interventi di ristrutturazione edilizia con modifiche della sagoma non saranno più soggette a permesso di costruire: basterà la procedura semplificata (Scia). Le imprese che ottengono un appalto potranno avere un anticipo del 10 per cento dell’importo contrattuale.
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