Droghe: crollano i sequestri di cocaina, boom per quelli di cannabis

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ROMA – Crollano in Italia i sequestri di cocaina nei primi sei mesi del 2013, più che raddoppiati invece quelli di cannabis, che in soli sei mesi hanno quasi raggiunto il totale di tutta la cannabis intercettata dalle forze dell’ordine nel 2012. E’ quanto emerge dai dati della Direzione centrale dei servizi antidroga rielaborati da Redattore Sociale. Secondo la Dcsa, infatti, da gennaio a giugno 2013 sono state sequestrate ben 36 tonnellate di cannabis (35.993,224 kg), più del doppio rispetto ai primi sei mesi del 2012, in cui sono state sequestrate circa 15,4 tonnellate. Sono 40, invece, le tonnellate di cannabis sequestrate in tutto il 2012. Dato che sicuramente verrà superato a fine 2013. In picchiata i sequestri di cocaina. Dopo il record storico di sequestri registrato nel biennio 2011-2012, con oltre 12 tonnellate di polvere bianca sottratta alla criminalità organizzata (circa il 16 per cento di tutta la cocaina sequestrata in Italia dal 1971 al 2012), i sequestri di cocaina in Italia fanno segnare una netta inversione di tendenza. Mentre nei primi sei mesi del 2012, le forze dell’ordine hanno tolto dalla strada circa 4,6 tonnellate di cocaina (4.675,592 kg), nei primi sei mesi dell’anno in corso ne sono state sequestrate meno della metà, circa 2,1 tonnellate (2.167.81 kg). Calano anche i sequestri di eroina. Nei primi sei mesi del 2013 sono stati sequestrati 380 chilogrammi di eroina, contro i 475 chilogrammi dei primi sei mesi del 2012. In diminuzione, infine, anche il numero complessivo di operazioni antidroga: tra gennaio e giugno del 2013 sono state messe a segno 9.160 operazioni, contro le 10.030 dei primi sei mesi del 2012.

Grafico - Sequestri droghe 2013

Governo in ritardo. Le politiche antidroga, intanto, sono le uniche a non aver ancora ricevuto indicazioni chiare dal governo Letta. Mentre su altre deleghe, come famiglia e adozioni internazionali, lo scoglio è stato superato in qualche modo, sul tema droghe c’è ancora il massimo riserbo, che cela una lotta intestina tra quanti vorrebbero mettere le mani sul Dipartimento politiche antidroga, affidato al capo dipartimento Giovanni Serpelloni. Silenzio che è finito per cadere anche sulla Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze. Dopo aver incassato un clamoroso ritardo lo scorso anno, con l’ex ministro delegato Andrea Riccardi, quest’anno c’è il bis: a più di due settimane dal termine indicato per la presentazione del testo in Parlamento, della Relazione ancora nessuna notizia.(Giovanni Augello)

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