Del Turco, dura condanna per le tangenti

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ROMA — La «stangata» per le tangenti della Sanitopoli abruzzese arriva a cinque anni di distanza dal «blitz» che ha decapitato l’allora giunta regionale di centrosinistra. E la condanna più alta, nove anni e mezzo di carcere, è per l’ex governatore Ottaviano Del Turco: il presidente del Tribunale di Pescara, Carmelo De Santis, ha impiegato 49 secondi — dopo quattro ore di camera di consiglio — per leggere il dispositivo che lo ha riconosciuto colpevole di associazione per delinquere, concussione, corruzione, tentata concussione e falso in relazione a 18 capi di imputazione. I pm Giuseppe Bellelli e Giampiero Di Florio avevano chiesto 12 anni di reclusione: l’ex numero due della Cgil ed ex ministro delle Finanze tra il 2000 e il 2001 è accusato di aver intascato — insieme all’ex capogruppo del Pd alla Regione Camillo Cesarone e a Lamberto Quarta, ex segretario generale dell’ufficio di presidenza della Regione — mazzette per oltre sei milioni di euro. Per Del Turco è scattata anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici ed è stato stabilito lo «stato di interdizione legale durante la pena», oltre ad essere dichiarato «incapace di contrattare con le pubbliche amministrazioni per la stessa durata della pena principale». È stato comunque assolto da alcuni episodi di concussione «per non aver commesso il fatto» e, inoltre, da un falso in atto pubblico e da un abuso «perché il fatto non costituisce reato».
I giudici, in totale, hanno inferto 51 anni di carcere. Condannati anche l’ex patron della clinica Villa Pini Vincenzo Maria Angelini (grande accusatore di Del Turco) — imputato e allo stesso tempo parte offesa — a 3 anni e sei mesi, l’ex parlamentare del Pdl Sabatino Aracu a 4 anni, l’ex manager della Asl di Chieti Luigi Conga a 9 anni, Quarta (6 anni e 6 mesi), l’ex assessore regionale alla Sanità Bernardo Mazzocca (2 anni), l’ex assessore regionale alle Attività produttive Antonio Boschetti (4 anni), Cesarone (9 anni), Francesco Di Stanislao (ex direttore dell’Agenzia sanitaria regionale, 2 anni). Assolti invece Angelo Bucciarelli (ex segretario di Mazzocca), Gianluca Zelli (ex amministratore Humangest) e l’ex assessore regionale alla Sanità della giunta Pace di centrodestra Vito Domenici (per il quale alcune accuse si sono prescritte).
Soddisfatto l’ex procuratore di Pescara (ora in pensione), Nicola Trifuoggi, mentre il difensore di Del Turco, Giandomenico Caiazza, si è detto esterefatto e ha annunciato appello. Incredulità bipartisan dal mondo politico: da Bondi («Clamoroso errore giudiziario»), a Marini («Incredulo per la sua condanna»). Ironico Storace: «Per i magistrati è un ladro, non un santo».


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