Cresce del 28% il non profit in Italia: oltre 301 mila enti

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ROMA – Cresce il Terzo settore in Italia: al 31 dicembre 2011 le organizzazioni non profit attive sul territorio nazionale sono 301.191 con un incremento del 28 per cento rispetto al 2001, anno dell’ultima rilevazione censuaria del settore.  Lo dice il 9° Censimento dell’industria, i servizi e del non profit dell’Istat, i cui risultati sono stati presentati oggi a Roma.

Il rapporto sottolinea che  il settore è tra i più dinamici anche in termini di dipendenti, con un  39 per cento in più in dieci anni di occupati. In generale la crescita del non profit riguarda tutte le regioni italiane, con punte sopra la media nazionale al Centro e nel Nord- ovest (rispettivamente 32,8 e 32, 4 per cento in più rispetto al 2001).

Rilevante anche l’apporto di risorse umane impegnate nel settore. Le istituzioni non profit contano infatti sul contributo lavorativo di 4,7 milioni di volontari, 681mila dipendenti, 271mila lavoratori esterni e cinquemila lavoratori temporanei. Quattro istituzioni su cinque usufruiscono del lavoro volontario, mentre il 13, 9 per cento delle organizzazioni rilevate opera con personale dipendente e l’11, 9 per cento si avvale di lavoratori esterni (lavoratori con contratti di collaborazione).

Nel tessuto produttivo italiano, sottolinea il Censimento, il non profit occupa una posizione significativa: il 6,4 per cento delle unità economiche attive. Il settore della cultura e dello sport assorbe il 65 per cento del totale delle istituzioni non profit, seguito dai settori dell’assistenza sociale (con 25 mila istituzioni), delle relazioni sindacali e di rappresentanza (16 mila realtà), dell’istruzione e ricerca (15 mila istituzioni).

Il peso della componente non profit nell’assistenza sociale è significativo anche in termini di occupazione con 544 addetti ogni 100 imprese. Quasi la metà dei dipendenti impiegati nelle istituzioni non profit (46, 9 per cento) è concentrata in Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna. (ec)


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