Cig, 530 mila a zero ore in sei mesi e la paga si riduce di 4 mila euro

Tra gennaio e giugno aumentano invece del 21,89% le richieste di ore di cassa integrazione straordinaria. Ben oltre la metà della cigs è assorbita dai ricorsi per crisi aziendali, 1922 decreti nel primo semestre dell’anno, il 58,54% del totale. Al contrario, si riducono fortemente le domande di ristrutturazione (—20,15%) e riorganizzazione aziendale (—16,44%). Da gennaio a giugno hanno fatto ricorso alla cigs 3.283 aziende (+12,41% sullo stesso periodo dell’anno scorso), che includono 5.705 unità aziendali (anche in questo caso l’aumento sul 2012 è a due cifre: +12,41%).
I dati del rapporto di giugno dell’Osservatorio cig della Cgil, commenta la segretaria confederale Elena Lattuada, denunciano con grande chiarezza
«un inarrestabile processo di deindustrializzazione ». Infatti «gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale delle aziende tornano a diminuire e rappresentano solo il 6,98% del totale dei decreti». I dati di giugno, inoltre, «guardati in prospettiva, ci dicono che nel 2013 si sfonderà ancora una volta la soglia del miliardo di ore di cassa integrazione». Che si aggiungono ai 4,4 miliardi di ore degli ultimi cinque anni. Nel solo mese di giugno le ore di cassa integrazione crescono dell’1,61% rispetto al mese precedente, mentre sul semestre l’aumento è più marcato, +4,63%.
È la meccanica il settore dove si è totalizzato il ricorso più alto alla cig: nel semestre gennaio-giugno ha totalizzato 185.515.810 ore, coinvolgendo 179.763 lavoratori. Segue il settore del commercio con 67.304.281 ore di cig autorizzate e 65.217 lavoratori coinvolti, subito dopo l’edilizia che registra 64.720.663 ore e 62.714 persone. Mentre le Regioni più coinvolte sono quelle del Nord: si parte dalla Lombardia con oltre 125 milioni di ore, seguono il Piemonte e il Veneto, e poi, con un certo distacco, il Lazio e la Campania.
(r. am.)

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