by Sergio Segio | 24 Luglio 2013 9:57
ROMA – Nel 2012, in Italia i consumatori di sostanze stupefacenti (da occasionali ad uso quotidiano) sono oltre 2,3 milioni, ma il consumo complessivo di droghe è in calo. È quanto afferma la Relazione al Parlamento 2013 sull’uso di sostanze stupefacenti e tossicodipendenze in Italia, elaborata dal Dipartimento politiche antidroga (Dpa) su dati 2012 e del primo semestre del 2013. Secondo la relazione, il dato sui consumatori (indagine condotta su un campione rappresentativo di circa 19 mila italiani con una percentuale di adesione del 33,4 per cento) conferma il trend europeo di una “tendenza alla contrazione del numero di consumatori” di eroina, cocaina, allucinogeni, stimolanti e cannabis. Secondo il Dpa, inoltre, la stragrande maggioranza degli italiani non ha assunto droghe nell’ultimo anno. “I dati evidenziano che il 95 per cento della popolazione, tra i 15 e i 64 anni, non ha assunto alcuna sostanza stupefacente negli ultimi 12 mesi”.Per quanto riguarda la cocaina, dopo un trend in aumento fino al 2007, i consumi hanno fatto registrare una “costante e continua contrazione della prevalenza di consumatori sino al 2012, stabilizzandosi nel 2013″. Tuttavia, sulla cocaina i dati sono contrastanti. Le indagini sulle acque reflue condotte dall’Istitituto Mario Negri di Milano riportate nella Relazione e negli ultimi anni citate spesso dallo stesso Dpa per mostrare il calo dei consumi proprio della polvere bianca, mostrano una tendenza all’aumento dei consumi di cocaina nell’ultimo anno[1]. Per l’eroina, “si osserva un costante e continuo calo del consumo sin dal 2004, anno in cui si è osservata la prevalenza di consumo più elevata nel periodo di riferimento, pur rimanendo a livelli inferiori al 2 per cento degli studenti intervistati. Negli ultimi anni il fenomeno si è stabilizzato”. A far registrare un “lieve aumento”, i consumatori di cannabis che hanno dichiarato di aver usato la droga almeno una volta negli ultimi dodici mesi. I consumatori di sostanze stimolanti, invece, “seguono l’andamento della cocaina fino al 2011, ma negli ultimi due anni si osserva una lieve tendenza alla ripresa dei consumi soprattutto nel Nord”. Alti e bassi anche per gli allucinogeni, che se fino al 2008 hanno fatto registrare un trend in leggero aumento, il biennio successivo è stato caratterizzato da una certa stabilità, seguito da una contrazione dal 2010 al 2012. Tuttavia, nell’ultimo anno “si osserva però una lieve tendenza all’aumento del fenomeno”.
Tra i più giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni, infine, la Relazione mette in evidenza un incremento di 2,29 punti percentuali del consumo di cannabis rispetto al 2012. Le indagini (condotte su un campione di 34.385 soggetti di età compresa tra 15-19 anni e con percentuale di risposta pari a circa il 75 per cento) hanno permesso di rilevare come i consumatori (una o più volte negli ultimi 12 mesi) di cannabis siano il 21.43 per cento, (19,4 per cento nel 2012), cocaina 2,01per cento (1,86 per cento nel 2012), eroina 0,33 per cento (0,32 per cento nel 2012), stimolanti metamfetamine e/o ecstasy 1,33per cento (1,12 per cento nel 2012) e allucinogeni 2,08 per cento (1,72 per cento nel 2012).
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