Caso Shalabayeva: Piero Grasso contro Nicola Morra: “Non si può citare Giorgio Napolitano in Senato”

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Il capogruppo del Movimento 5 stelle non si astiene dal criticare l’intero esecutivo, che, a suo avviso, andrebbe sfiduciato nella sua interezza. Rileva la presenza di Silvio Berlusconi e attacca: “Ringrazio il senatore Berlusconi che ci onora della sua presenza per la seconda volta in questa Aula e ci fa capire chi sia a reggere questa maggioranza, insieme al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Finalmente si appalesa la verità agli occhi degli italiani”.

Ma il presidente del Senato Piero Grasso gli vieta di citare Napolitano nell’aula del Senato. Morra continua: “Ieri è intervenuto in questo dibattito politico il capo dello Stato…”. Grasso lo interrompe: “Non sono ammessi riferimenti al capo dello Stato, lasciamolo fuori da quest’aula…”. Il senatore stellato prova a insistere: “Io faccio riferimenti a voce alta, se sbaglierò decideranno i cittadini…”. E Grasso ancora una volta: “Ma lei non può citarlo”.

Eppure non c’è nessun riferimento nel regolamento del Senato sul fatto che il Quirinale non possa essere citato in Aula. Per di più, nel corso dello stesso dibattito Napolitano era stato già citato numerose volte, dai democratici Francesco Russo e Stefano Lepri ai pidiellini Giuseppe Esposito e Anna Maria Bernini, ma anche dal presidente del Consiglio Letta. Uscendo dall’Aula il capogruppo del Pd Luigi Zanda ha commentato perplesso: “Se la norma citata da Grasso esiste, l’ho violata anche io nel mio intervento”. Si scatena Beppe Grillo su Facebook: “Ssssst… non nominare il Quirinale invano!”, titola l’ex comico, riportando poi i virgolettati del diverbio.

Alla fine dell’intervento di Morra c’è spazio anche per un riferimento a Bettino Craxi, inaspettatamente citato come esempio positivo per la gestione del caso Sigonella, contrapposto al caos di quello Shalabayeva, e per una gaffe: Morra cita infatti “Salvatore Borsellino” invece che il giudice Paolo Borsellino, ucciso il 19 luglio 1992. Lapidario Grasso, che in mattinata aveva tenuto il discorso in ricordo del magistrato : “Noi siamo qui per ricordare Paolo Borsellino e non certo Salvatore, che non è ancora nelle condizioni di essere ricordato”.


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