Immigrati, la Lombardia è la regione che attrae di più
ROMA – La Lombardia è sempre la regione più attrattiva d’Italia per gli immigrati. Lo attesta il nono rapporto del Cnel sugli indici di integrazione presentato oggi (vedi lanci precedenti). La regione in un solo anno è anche riuscita a migliorare la propria performance, raggiungendo nel 2010 un indice di 91,9 su scala da 1 a 100, contro gli 86,2 del 2009. Seguono l’Emilia Romagna, con un indice di 80,2, e il Veneto, che con un indice di 77 scende dal secondo al terzo posto perdendo 2,5 punti. Tra le altre regioni con un indice superiore a 60, figurano il Lazio (67,8), il Piemonte (64,2) e la Liguria (60,1).
Il primato della Lombardia è dovuto a diversi fattori: vanta, ad esempio, la più alta densità demografica degli immigrati, con 44,6 residenti stranieri per chilometro quadrato, valore ben sopra la media nazionale (15,2) e lontano dalla seconda regione per densità (il Lazio con 31,5). La provincia di Milano raggiunge perfino una punta di 225,4, che ha un valore quasi 1,5 volte superiore a quello di Prato (92,8). Sempre in questa regione si registra il più elevato grado di stabilità delle presenze, con un’incidenza media di minorenni tra gli stranieri del 24,2 per cento, contro una media nazionale del 21,7, con punte del 27,3 a Brescia e Cremona e poco meno del 27 a Bergamo e Lodi. In Lombardia si trova anche la più elevata quota di incremento annuo degli immigrati: qui si concentra quasi un quarto di tutti i nuovi residenti stranieri in Italia, con Milano e Roma che, da sole, ne ospitano oltre un decimo ciascuna.
Ma la Lombardia non primeggia su tutto. In Emilia Romagna si rileva l’incidenza più alta di stranieri (11,3 per cento dei residenti, contro il 7,5 per cento nazionale), mentre la Liguria primeggia per il saldo migratorio interno positivo: 129,4 nuovi residenti stranieri provenienti da altri comuni ogni 100 cancellati. Infine, la Valle d’Aosta ha il tasso di natalità straniero più elevato, con 21,3 nati ogni 100 residenti, contro una media nazionale di 17,7.
Tra le province, spicca Brescia con un indice di 80,3, e +9 punti rispetto al 2009. Segue Prato, che perde quasi 5 punti. Altre 2 province lombarde, Bergamo e Milano, si piazzano al terzo e quarto posto. La graduatoria continua con Modena, Reggio Emilia, Roma, Mantova e Treviso, che chiudono la fascia delle regioni ad alta attrattività. (vedi lanci successivi) (gig)
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