Libro bianco Fini-Giovanardi. “Crescono segnalazioni e denunce per cannabis”

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ROMA – Crescono segnalazioni alla Prefettura e denunce per cannabis, crollano i programmi terapeutici: dai 6713 del 2006, ai 340 del 2012. Questo il bilancio del quarto Libro bianco sugli effetti della legge Fini Giovanardi presentato questa mattina alla Camera da La Società della ragione, Forum droghe, Antigone e il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca). Nonostante siano di difficile lettura a causa del tempo necessario per il consolidamento dei dati, il Libro bianco analizza le segnalazioni, che dopo aver raggiunto un picco nel 2007 con 47.932, è sceso a 35.762 nel 2012. Estrapolando il dato relativo alla cannabis, però, si nota “il circuito repressivo: nel 2012, 28.095 segnalazioni (su 35.762) riguardano la cannabis (ovvero il 78,5 per cento). La percentuale di segnalazioni per cannabis è in costante ascesa: dal 73 per cento del 2009, al 74 per cento del 2010 fino al più recente 78,5 per cento relativo al 2012”.

Per quel che riguarda le denunce, invece, “non sono ancora pubblici i dati relativi al 2012 delle persone segnalate all’autorità giudiziaria per reati previsti dal Dpr 309/90, ma si può fare riferimento alla Relazione semestrale della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero dell’Interno che dà notizia di 17.316 casi (in decremento dell’11 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente); 15.608 soggetti per fatti relativi all’art. 73 e 1708 per fatti relativi all’art. 74. La denuncia in stato di arresto ha riguardato 14.144 persone. Nel 2011 il totale delle denunce era stato pari a 36.796 delle quali 28.552 in stato di arresto”. Per quanto riguarda le sostanze, “il maggior numero di denunce riguarda la cocaina, 6.311 casi (-13,35 rispetto al primo semestre 2011), ma se si sommano le denunce per hashish (4.230, -1,17), per marijuana (2.686, +5,17) e per le piante di cannabis (390, -24,71) si raggiunge la cifra di 7.306 casi che equivale al 42,5 per cento, superiore di un punto a quella del 2011 e di due punti rispetto al 2010. Le denunce per eroina sono 2.912 (-26,48) e quelle per droghe sintetiche sono 222 (+37,04)”.

Crescono in “maniera notevole” le sanzioni amministrative erogate: dalle 11.850 del 2007, fino alle 16.205 del 2012 (con picco di 17.266 nel 2009). “Se si considera però la diminuzione delle segnalazioni, la probabilità per i consumatori di incorrere nella punizione cresce considerevolmente: nel 2007, il 24,7 per cento dei segnalati riceveva sanzioni, contro il 45,3 per cento del 2012. Da notare che nel 2006, prima della legge, le segnalazioni erano state 8.180: dunque, in sei anni, le sanzioni sono raddoppiate”. Tendenza opposta per i programmi terapeutici. “E’ una discesa repentina: 6713 nel 2006, 3008 nel 2007, 1646 nel 2008, 903 nel 2009, 518 nel 2010, 418 nel 2011; per arrivare alle 340 richieste di terapia nel 2012. Sulla caduta dei programmi terapeutici per le persone segnalate alla Prefettura per uso personale (ex art.75) ha influito la modifica della Fini Giovanardi: il programma terapeutico non sospende più l’erogazione della sanzione, come avveniva nella normativa del 1990. Dunque, il programma si presenta agli occhi del consumatore come un “onere”, se non una punizione, “in aggiunta” a quelle già pesanti comminate”.

Crollati anche gli affidamenti in prova ottenibili con pene o residuo pena fino a 6 anni, rispetto ai 4 della normativa precedente. “Al 1 gennaio 2006, risultavano in affidamento 3852 tossicodipendenti, al 1 gennaio 2007 (dopo l’indulto) si contavano 708 tossicodipendenti affidati, a fine 2012 erano affidati 2777 tossicodipendenti. Al di là dei numeri complessivi, c’è stato un mutamento strutturale nelle misure alternative:  è enormemente cresciuta la detenzione domiciliare (il 173 per cento rispetto ai dati 2006), mentre sono diminuiti gli affidi in prova (il 70 per cento di allora) e dimezzate le semilibertà (il 49 per cento rispetto ai dati 2006). Inoltre, mentre prima del 2006 la gran parte delle persone andava in misura alternativa senza passare dal carcere, negli ultimi anni il rapporto si è invertito:  la maggioranza dei tossicodipendenti trascorre un periodo in carcere prima di transitare nel circuito alternativo. Delle 3852 persone affidate a gennaio 2006, ben 2901 provenivano dalla libertà. Al contrario, delle 2777 persone affidate a fine dicembre 2012, la gran parte (1811) sono state in precedenza incarcerate”. (ga)


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