Il debutto della Cosa verde che mette insieme sinistra e ex An

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Per questa ragione un gruppo di ex parlamentari e politici tutt’ora in carriera, hanno pensato di dare spazio – e voce – all’ansia «verde» che, in un modo o nell’altro, percorre l’Italia. Ex parlamentari renziani, come Roberto Della Seta, ex esponenti del movimento finiano come Flavia Perina e Fabio Granata, si sono incontrati e hanno deciso di lanciare «Green Italia». Con loro, migliaia e migliaia di senza tessera, di ex Ds, ex Margherita, esponenti di Sel o di quello che resta del movimento verde. Un tentativo, una prova, che nasce dalla caparbia volontà di Della Seta, ex presidente di Legambiente, ex senatore Pd di area renziana, che ha deciso di mollare gli ormeggi, e il partito, per provare questa avventura verde. È stato lui che ha cercato di allargare il cerchio, di coinvolgere anche personaggi che con la sinistra ambientalista hanno poco a che fare. Alla fine, gira che ti rigira, ci è riuscito, tant’è vero che il movimento che ha messo, faticosamente, in piedi viene corteggiato sia dal Partito democratico che dal Pdl. Ma il faro di Della Seta è uno e uno solo: «La politica ha fatto il suo tempo, adesso vediamo che cosa si può fare di nuovo». Ed effettivamente di nuovo lui, lavorando fianco a fianco con la ex destra, con i Verdi e con la sinistra abbandonata dal Partito democratico, ha fatto, per raggiungere una piattaforma comune che unisce trasversalmente i diversi schieramenti. Come spiega bene il manifesto della «Cosa verde» che oggi vedrà la luce: «Siamo cittadine e cittadini italiani con diverse, o con nessuna esperienza politica alle spalle: il nostro obiettivo è mettere l’ecologia nel cuore della politica italiana, offrire agli elettori un’altra scelta rispetto a quelle oggi disponibili». E ancora, Della Seta, ma anche Granata e Perina: «Si tratta della scelta di un progetto politico fondato sull’idea di un “green new deal” per il nostro Paese e sulla speranza che la nostra presenza renda più “verde” anche la politica italiana».


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