A.A.A. Affittasi

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La seconda vita degli oggetti. Affittare quello che non si usa ed entrare così nell’era del “consumo collaborativo”. Se un tempo si noleggiavano solo barche, macchine e beni di lusso, ora si corregge il tiro. Ciascuno comincia a guardarsi in casa, una sorta di analisi del sé in chiave domestica, mettendo a frutto le proprie risorse. Grazie al noleggio, anche tra privati, ci si scopre meno poveri del previsto. Secondo una ricerca del settimanale Forbes ciascuno nasconde in casa un capitale di circa tremila euro. Una volta individuato il “tesoretto” non è facile metterlo a reddito con il vecchio cartello rent e così anche il noleggio diventa 2.0. Ed è boom di siti specializzati tra borse, scarponi da sci, giochi e pc.
I primi a decollare, intuendo la volubilità dei gusti femminili, sono stati quelli di borse.
Borseinaffitto. it nasce dall’idea di un gruppo di personal shopper ed esperte di tendenze che propongono modelli da sfoggiare a tempo determinato. Spiega una di loro, Gaia Lucariello: «Siamo nate nel 2009 ma il vero boom è arrivato dopo, forse con il traino delle protagoniste di Sex & city che affittavano borse. Oggi abbiamo circa quattromila iscritti, soprattutto a Milano e Napoli. Il pubblico è molto giovane o intorno ai 40 anni». Lorenzo Herrnhut-Girola, inventore di myluxury.biz, spiega: «Siamo nati nel 2007 e cresciuti molto, oggi abbiamo oltre 15mila iscritti». Servizio simile su bagandco.it.
Il loro motto? Il vero lusso è cambiare. Si trova praticamente di tutto nel neonato locLoc.it, piattaforma made in Italy dedicata al noleggio tra privati. Precisano dal sito: «La partenza è stata ottima soprattutto a Milano, Roma e Firenze, in pochi mesi si sono iscritte 2500 persone». Dubbi sulle prestazioni della macchina fotografica? Su Locloc si prova con meno di 4 euro al giorno. Il Mac utile per una trasferta si ottiene con 60 euro risparmiandone più di 1400. Il passeggino si porta a casa con 2 euro mentre il lettino da campeggio con 1,80. Stesso concetto per
Aaanoleggio.it che mette in rete il trattore, la roulotte e i gettonatissimi abiti da sposa. Stenta invece a decollare l’affitto dei giochi, forse perché i genitori pensano che i propri piccoli non debbano dividersi mai dal proprio orso di peluche o dal trenino.
Bambinigiochi.it è un servizio di noleggio a canone mensile, mentre Articolibambini.com, in una piattaforma mista, mette a disposizione giochi e abiti. Spiega Fabio Marastoni di Bambinigiochi: «Siamo stati i primi in Italia, abbiamo avuto l’idea due anni fa, ci siamo ispirati al francese dimdom.fr, e abbiamo dei giochi che si rinnovano di continuo. Ma qui in Italia non si riesce a prendere il via». Più complessa la filosofia per Reoose.com, il primo ecostore del riutilizzo. L’idea è di attribuire un valore agli oggetti e, con una sorta di moneta virtuale, assegnare dei crediti. Il valore in crediti è studiato in base alla categoria e all’impatto inquinante dell’oggetto durante lo smaltimento. Non è tutto. Grazie a leverduredelmioorto.it si può persino noleggiare un orto. Funziona così: da un lato c’è il cittadino che paga il canone e segue la crescita sul web. Dall’altro il coltivatore. Dice Francesca Ferraris: «L’idea l’ha avuta mio fratello che è un creativo. L’ha studiata per due anni. A gennaio 2009 abbiamo presentato il progetto. La consegna dei prodotti è settimanale, per ora a Vercelli, Novara, Milano, Torino, Casale Monferrato».


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