Grillo: «Riecco la P2». E oscura le telecamere Rai

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ROMA — Beppe Grillo prepara per giovedì la marcia su Pomezia, la cittadina laziale dove il candidato grillino è arrivato al ballottaggio, ma la vera meta del comico genovese è Roma dove ci sono da regolare questioni rilevanti: la sorte dei dissidenti contrari al diktat del duo Grillo-Casaleggio che impone presenze selezionate e controllatissime nelle trasmissioni tv e la presidenza della commissione di vigilanza Rai virtualmente destinata al grillino Roberto Fico. Che però vede la sua poltrona in lontananza tanto che Pd e Scelta civica ancora non hanno designato i rispettivi parlamentari che entreranno in quella bicamerale.
E Grillo, che continua il suo tour elettorale in Sicilia, ha menato altri fendenti contro i giornalisti Rai (e anche contro quelli di La7). A Piazza Armerina, il leader del M5S ha fatto oscurare le telecamere della Rai con le bandiere del movimento e ha cercato di cacciare un giornalista dal comizio dicendogli che i suoi tre minuti di diritto di cronaca li aveva già consumati. Poi, dopo gli attacchi alla Gabanelli e a Floris, Grillo è passato a Lucia Annunziata e ad Andrea Vianello: la prima «quando era direttore del Tg3 ha ricevuto 150 mila euro dall’Eni per una performance teatrale e altri 150 mila per la gestione del giornalino interno»; il secondo «oggi fa il direttore di Raitre, dell’emittente pubblica che perde 200 milioni dei nostri soldi, e prima faceva Agorà dove oggi c’è uno che va a cercare i dissidenti dal M5S». Grillo, poi, non fa sconti alla maggioranza: «Salvano Berlusconi, saprà qualcosa su Monte dei Paschi». Sul semipresidenzialismo, «Berlusconi vuole diventare presidente duce…» e torna «al Piano di rinascita democratica della P2 di Licio Gelli». In questo clima, Grillo-Casaleggio hanno autorizzato le prime presenze in tv dei grillini risultati «abili» dopo l’addestramento. Dopo Fico (che è andato da Lucia Annunziata su Raitre), si sono visti su La7 il vice presidente della Camera Luigi Di Maio e il senatore Nicola Morra. Intanto ha preso servizio il neo capogruppo alla Camera Riccardo Nuti che ha detto: «Se alcuni non si ritrovano, possono tranquillamente lasciare il Movimento».


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