Sospesa la tassa sulla prima casa e sui terreni

by Sergio Segio | 18 Maggio 2013 9:00

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ROMA — Imu sospesa per immobili non di lusso, per i terreni e fabbricati agricoli e le case Iacp. Impegno di una riforma complessiva per il regime fiscale sulle case (comprese Tares, catasto e successione) del valore di 40 miliardi di euro da effettuare tassativamente entro il 31 agosto. In caso di mancata riforma i contribuenti dovranno versare la rata sospesa entro il 16 di settembre. E poi la promessa, chiesta a gran voce dalle associazioni imprenditoriali, di introdurre entro l’anno la deducibilità  dell’Imu sugli immobili strumentali. Verrà  rifinanziata anche la cassa integrazione in deroga mettendo sul piatto un altro miliardo di euro.
Al termine del primo consiglio dei ministri operativo del nuovo governo, il premier Enrico Letta spiega la logica che ha ispirato questo decreto. «Abbiamo cento giorni per realizzare una riforma — ha affermato — che dovrà  alleggerire il peso fiscale delle famiglie e rilanciare il settore edile, uno dei motori dell’economia». Letta ha precisato che il provvedimento sarà  a parità  di bilancio e ha incaricato il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni di illustrarlo quanto prima a Bruxelles anche per non correre il rischio di interrompere l’archiviazione della procedura di infrazione per debito eccessivo. Le novità  annunciate ieri riguardano anche la nomina del capo della ricerca di Banca d’Italia Daniele Franco a nuovo Ragioniere generale dello Stato al posto di Mario Canzio che andrà  in pensione. L’arrivo del senatore dalemiano Marco Minniti nel ruolo di sottosegretario di Stato con delega ai servizi segreti. La soppressione dello stipendio per i ministri che già  usufruiscono di quello da parlamentare. E la proroga a fine anno per i 110 mila precari della pubblica amministrazione.
Le anticipazioni della vigilia sono state dunque confermate anche se la ricaduta sul bilancio di competenza sembra davvero minima: Saccomanni ha fatto la cifra di 16 milioni di euro in più di maggiori interessi per finanziare le emissioni di debito pubblico. La sospensione dell’Imu vale circa 2 miliardi di euro e toccherà  ai Comuni per tre mesi anticipare la somma che verrà  poi stornata dallo Stato. Il miliardo per rimpolpare la cassa in deroga in realtà  arriva — come ha precisato ieri il ministro del Lavoro Enrico Giovannini — dai fondi per la produttività , per la formazione e per le aree sottoutilizzate. Ma c’è un impegno scritto dal parte del governo, chiesto dalle parti sociali che hanno cercato fino all’ultimo di opporsi a questo trasferimento, a rimettere le risorse nei capitoli originari appena possibile. La Confindustria ha apprezzato in particolare la «deducibilità » dell’Imu, in genere ha condiviso la filosofia del provvedimento «che risponde all’emergenza sociale del Paese» ma ha chiesto quanto prima di passare alle misure per lo sviluppo.
Il vicepresidente del Consiglio Angelino Alfano ha parlato di «goal del governo» sciogliendo in parte le tensioni dentro la maggioranza dei giorni scorsi mentre il Pdl si è intestato il successo della sospensione dell’Imu. Per Roberto Maroni della Lega si tratta invece di un «grande bluff».

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