Grillo: «Anche il Papa è populista come me» Poi attacca Idem
ROMA — Lei, un anno fa, da Londra, quando era una semplice ex campionessa olimpica di canoa, gli rispose a tono: «Beppe Grillo? Un “patacca”, sfrutta il palcoscenico delle Olimpiadi solo per attirare attenzione…». Un anno dopo, da senatrice del Pd e ministro per le Pari Opportunità , Josefa Idem — tramite la sua portavoce, Luisa Rizzitelli — sceglie invece un diplomatico «no comment». Ieri, sul suo blog, Beppe Grillo ha pubblicato una lunga parafrasi della vecchia canzone di Giorgio Gaber del 2001, «Destra-Sinistra», per attaccare i partiti tradizionali, ma tra le nuove strofe ne compariva una dal chiaro riferimento: «Cos’è la destra cos’è la sinistra? Gridare Forza Italia alle partite di pallone ha un gusto un po’ di destra, ma portare una canoista al governo, un po’ tedesca, è da scemi più che di sinistra». La vendetta, come si dice, è un piatto freddo…
Un anno fa lui aveva attaccato gli atleti e le Olimpiadi: «Sono solo il trionfo del nazionalismo, la medaglia d’oro la conquista il presidente della Repubblica, che dalla poltrona si precipita a congratularsi con l’atleta. L’atleta oggi si prepara a una carriera da parlamentare…». E lei gli rispose: «Patacca!». La profezia di Grillo nel frattempo si è avverata. Ora, però, tra le tante provocazioni della sua nuova canzone, c’è pure il verso in cui il leader M5S sembra “arruolare” addirittura il Pontefice: «Anche il Papa ultimamente è diventato qualunquista e un po’ populista, dice di pensare agli ultimi e non alle banche, che siano di destra o di sinistra…». Risultato: sebbene la Idem (e Papa Francesco) abbiano preferito non commentare, sono seguite reazioni durissime e bipartisan.
«Grillo ormai è da Tso» (il trattamento sanitario obbligatorio, ndr), le parole di Roberto Maroni, governatore della Lombardia. Per il capogruppo dei Dem alla Camera, Roberto Speranza, una chiara manifestazione di «nervosismo», quella del leader M5S. Mentre per il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi (Pdl) sarebbe proprio Grillo la vittima di «una evidente overdose di populismo e di qualunquismo». L’ex ministro alle Pari Opportunità del Pdl, Mara Carfagna, non ha dubbi: «Peggio delle offese alla Idem solo l’attacco al Papa, poco più che una barzelletta da osteria». Solidarietà al ministro-canoista anche dal sottosegretario al Lavoro Jole Santelli (Pdl): «Parole penose, frutto di grossolana ignoranza». Tutte le donne del Pd fanno ora quadrato intorno alla Idem: «Linguaggio da bar sport», per la senatrice Roberta Pinotti, sottosegretario alla Difesa. E ancora: «Da scemi non è scegliere un ministro capace come lei, piuttosto fare affermazioni prive di fondamento», secondo la vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli. E la presidente della commissione Affari costituzionali, Anna Finocchiaro, è altrettanto severa: «Chi si permette di dire tali bassezze cerca solo una visibilità che inizia a stancare».
Ma la difesa di certo più autorevole arriva da Antonio Rossi, canoista azzurro tre volte medaglia d’oro alle Olimpiadi nel kayak, che ora fa l’assessore allo Sport alla Regione Lombardia (con Maroni): «È più facile per un comico fare il leader di un partito intercettando il malcontento popolare, che per una canoista diventare ministro».
E Grillo, non pago, da Ivrea rilancia ancora: «Sono sicuro di vincere, altrimenti me ne andrò dall’Italia». Solo una battuta, l’ennesima provocazione.
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