Gestione dei Cie, una spesa da 55 milioni di euro l’anno

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Roma – Un buco nero in cui finiscono 55 milioni di euro l’anno senza che si possa verificare l’efficienza della pubblica amministrazione nel settore del contrasto all’immigrazione irregolare. Sono questo i Centri di identificazione e di espulsione esaminati dal punto di vista dei costi per lo Stato, secondo quanto emerge dal rapporto della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ““Criminalizzazione dell’immigrazione irregolare: legislazione e prassi in Italia”. 55 milioni di euro non è un dato fornito da fonti ufficiali, ma il calcolo fatto dai curatori del rapporto mettendo insieme una serie di cifre che racchiudono i costi di gestione, quelli per l’attività  legale e quelli di costruzione e ristrutturazione delle strutture. Oltre 80 mila euro è la spesa per costruire un solo posto letto in più, circa 20 milioni di euro l’anno costa la gestione complessiva di tutti i Cie italiani, 350 euro il gratuito patrocinio a spese dello Stato  per una sola persona, 10 euro servono per l’emissione di ogni provvedimento di convalida del trattenimento da parte del giudice di pace, e 20 euro è il costo del giudice per ogni udienza. Il trattenimento nel Cie funziona con il sistema delle proroghe, quindi un trattenuto che rimane nel Cie per 180 giorni avrà  bisogno di 4 udienze.

La prima cosa che risulta dal rapporto è la scarsa trasparenza della pubblica amministrazione. I ricercatori non hanno avuto informazioni dirette dai Centri e dalle prefetture e sono dovuti andare a spulciare leggi e documenti della Camera per risalire alle somme spese. “In un primo momento si è proceduto all’invio di un questionario a tutti i Cie italiani con domande specifiche relative ai costi dei centri: costi relativi alla gestione quotidiana, costi di costruzione/ristrutturazione, costi del personale, ecc – scrivono i curatori dell’indagine – Non ricevendo risposta, la sezione sui costi è stata elaborata basandosi sull’analisi delle varie relazioni tecniche di accompagnamento ai progetti di legge divenuti leggi negli ultimi quattro anni. I dati forniti dal Ministero degli Interni in relazione ai migranti trattenuti nei Cie italiani dal 2009 a giugno 2011 sono stati utilizzati per fare una stima dei costi relativi alla detenzione a seguito dell’estensione fino a 18 mesi del periodo massimo di trattenimento”.

Si tratta quindi di stime e proiezioni statistiche, in parte basate su stanziamenti effettuati in questi anni dal Parlamento per i Cie. Nel 2008 sono stati stanziati 78 milioni fino al 2010 divisi su tre anni per costruire 1000 posti in più. Il calcolo si basava sulla spesa effettuata per ogni posto letto nel Cie di Torino, pari a 78 mila euro. Il pacchetto sicurezza del 2009 ha esteso la detenzione massima da 2 a sei mesi. Dalla relazione tecnica al decreto legge 11/2009 vengono ricavati dati sull’impatto economico dell’estensione a 180 giorni della reclusione. In particolare, la relazione tecnica considera i maggiori oneri connessi alla costruzione o la ristrutturazione di Cie per fornire nuovi posti; alla permanenza degli stranieri presso gli stessi centri (alla luce del periodo di estensione del trattenimento); all’aumento del numero delle convalide del trattenimento da parte dei giudice di pace.

Nella relazione si assume che il nuovo tempo medio di trattenimento degli stranieri nei centri sarà  di 120 giorni e si stima la necessità  di aumentare i posti nei Cie, passando da 1160 a 4.640. Bisognerebbe dunque costruire altri 3.480 posti. E si arriva a calcolare che il costo complessivo per la realizzazione di nuove strutture sarebbe pari a 117.000.000 di euro. Altri 980 posti dovrebbero essere ricavati dalla ristrutturazione dei Cie esistenti. In questo caso viene preso come riferimento il centro di Brindisi, dove ci sono voluti 5000 euro a posto letto per la ristrutturazione, ma si trattava di semplici modifiche. Il costo massimo ventilato per edifici da ristrutturare completamente è di 40 mila euro per ogni posto da ristrutturare. Il costo complessivo per la ristrutturazione di strutture esistenti tocca i 22.050.000 euro.

L’estensione della durata della detenzione comporta anche un aumento dell’attività  dei giudici di pace, che sono chiamati a convalidare il provvedimento di fermo. Il costo del gratuito patrocinio viene calcolato in 350 euro a persona compreso il pagamento dell’interprete.  Nel complesso, fra la difesa legale e le udienze di convalida e proroga della reclusione, la spesa per le casse pubbliche passa da 434 mila euro nel 2010 a oltre 5 milioni (5. 271.000 euro nel 2012).

I ricercatori concludono l’analisi con una simulazione fino al limite massimo di trattenimento oggi in vigore, cioè 18 mesi, pari a 540 giorni. Considerando la capacità  corrente di 1.681 posti, relativa ai dati ad agosto 2011, mancano ancora tremila posti rispetto alle necessità  individuate dalla relazione tecnica della Camera. Se la pubblica amministrazione decidesse di costruire nuove strutture per coprire tale necessità  al costo medio di 78 mila euro (rivalutato all’indice Nic ad 82.056 euro), si arriverebbe a spendere quasi 245 milioni di euro (Raffaella Cosentino)

 

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