Francia, tre anni dopo il caso Franceschi un altro italiano muore nel carcere di Grasse

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PARIGI — Per ora si tratta solo di una coincidenza, seppur inquietante. Un italiano è morto nel carcere francese di Grasse, in Costa Azzurra, nello stesso penitenziario dove morì tre anni fa il viareggino Daniele Franceschi, in circostanze mai del tutto chiarite. Anche in questo caso, Claudio Faraldi, 29 anni, di Ventimiglia, sarebbe rimasto vittima — secondo le autorità  francesi — di un malore cardiaco. Il decesso è avvenuto mercoledì ma la famiglia è stata avvertita solo due giorni dopo, con un telegramma. «Non credo all’attacco di cuore », commenta il padre di Faraldi, Giancarlo. «Mio figlio era giovane e sano. E mi domando se, in caso di malore, sia stato assistito
a dovere». Il giovane stava scontando una pena di 5 anni per una rapina compiuta nel 2011 in Costa Azzurra. Era detenuto da sei mesi. Le autorità  francesi hanno aperto un’inchiesta e sarà  fatta l’autopsia per accertare le cause della morte. Il consolato italiano di Nizza aveva avuto in questi mesi contatti con Faraldi, e sta assistendo la famiglia. «Voglio vedere mio figlio prima dell’autopsia che verrà  fatta il 16 maggio » chiede il padre, che qualche anno fa aveva perso la figlia Stéphanie durante un’apnea. Faraldi aveva avuto problemi di tossicodipendenza. Nel 2010 era entrato nella comunità  di San Patrignano, da dove era fuggito dopo poco.
«Devono battagliare come faccio io», ha detto Cira Antignano, la madre di Daniele Franceschi morto nel 2010, a 36 anni, nel carcere di Grasse. Secondo la versione ufficiale è stato un malore, mentre la madre ritiene che sia stato picchiato. Nel marzo scorso la Corte di appello di Aixen- Provence ha disposto nuovi accertamenti, dopo che la procura di Grasse aveva chiesto il prolungamento dell’inchiesta. Tra gli indagati, un medico e due infermieri del carcere.


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