Boccassini, oggi la requisitoria: chiederà  la condanna del Cavaliere

by Sergio Segio | 13 Maggio 2013 7:15

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Su quale sarà  la pena che oggi, alla ripresa delle udienze, la Procura chiederà  ai giudici per l’ex premier, si va da un minimo di 5 a un massimo di sette anni di carcere.
Berlusconi è accusato di aver compiuto, tra il 14 aprile e il 2 maggio 2010, atti sessuali a pagamento con la marocchina Karima El Mahroug, quando la ragazza aveva 17 anni. La seconda imputazione, quella di concussione, è relativa alle pressioni che Berlusconi avrebbe fatto la sera del 27 maggio 2010 sui vertici della Questura di Milano affinché la marocchina fosse affidata, come poi avvenne, all’allora consigliera regionale del Pdl in Lombardia Nicole Minetti (imputata nel processo parallelo con Emilio Fede e Lele Mora) e non fosse trattenuta negli uffici in attesa di essere collocata in una struttura di accoglienza per minorenni. Ruby era stata fermata in strada per furto perché Caterina Pasquino, una ballerina con cui divideva la casa, l’aveva accusata di averle rubato tremila euro da un cassetto. Karima aveva partecipato alle serate nella villa di Arcore di Berlusconi dove, secondo la ricostruzione dell’accusa, alle cene a base di un menù «tricolore» seguivano i balletti hard del bunga bunga finiti i quali la maggior parte delle giovani ospiti andavano via mentre altre restavano a dormine nelle camere da letto al primo piano, alcune anche in quella del padrone di casa. In più occasioni le ragazze che lasciavano la residenza e quelle che restavano fino al giorno successivo ricevevano in regalo buste di denaro, tra i duemila e i cinquemila euro. Per i pm Ilda Boccassini e Antonio Sangermano, Berlusconi intervenne sulla Questura perché temeva che la minorenne Ruby raccontasse quello che accadeva ad Arcore ed evitare che parlasse di quel «sistema prostitutivo» del quale lei stessa faceva parte, compromettendo la sua immagine pubblica di uomo politico e di imprenditore famoso. Ma per la difesa si tratta di accuse infondate: ad Arcore si svolgevano solo «cene eleganti» e le ragazze hanno avuto solo aiuti economici per le loro necessità .
Il processo, cominciato con il rito immediato il 6 aprile 2010, è andato avanti a marcia forzata prima di fermarsi il 4 marzo scorso, quando il sostituto procuratore Antonio Sangermano ha svolto la prima parte della requisitoria. Da allora sono state rinviate due udienze per permettere a Berlusconi di partecipare a trasmissioni elettorali in tv, tre quando è stato colpito dall’uveite agli occhi, e un’altra prima che la Cassazione rigettasse la sua richiesta di spostare a Brescia il processo con quello d’appello Mediaset (finito mercoledì con la condanna di Berlusconi a 4 anni) perché la sede milanese non sarebbe imparziale. Oggi la parola va al procuratore aggiunto Ilda Boccassini che parlerà , depositando anche una memoria, sulla questione concussione e sulla consapevolezza da parte di Berlusconi che Ruby ad Arcore non aveva ancora 18 anni. Le giudici della 4/a sezione penale (Giulia Turri presidente, a latere Orsola De Cristofaro e Carmela D’Elia) dovrebbero poi dare la parola ai difensori del Cavaliere, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, i quali si prevede impegneranno almeno anche l’udienza successiva.
Giuseppe Guastella

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