Al governo servono subito 6 miliardi
ROMA — Tre settimane per mettere a punto una prima manovra di bilancio per scongiurare l’Iva, avviare a soluzione il problema dell’Imu e rifinanziare la cassa integrazione e nello stesso tempo delineare la Legge di Stabilità del 2014, con la quale trovare la copertura di bilancio ad altre esigenze pressanti, come gli esodati e l’attuazione del programma di governo.
Davanti a sé il ministro dell’Economia ha poco più di venti giorni cruciali. Entro metà maggio Saccomanni vuole definire la prima fase della manovra, quella con effetto immediato, che potrebbe avere una portata di 5-6 miliardi di euro, e definire il quadro delle misure da attuare nel 2104. Il deficit del 2013 resterebbe in ogni caso sotto il 3% del Pil anche nell’aggiornamento del quadro dei conti che sarà sottoposto a Bruxelles nell’ultima settimana di maggio. Il governo conta sulla chiusura della procedura Ue sul deficit eccessivo, che potrebbe arrivare il 29 maggio. Per il 2014 lo spazio di manovra del governo sarebbe più agevole: se per la Ue, come ha detto ieri il commissario Olli Rehn, fosse sufficiente restare con il deficit sotto il 3% del Pil, il governo potrebbe avere a disposizione una decina di miliardi di euro da destinare al finanziamento della crescita.
Related Articles
Gli scioperi di oggi in Europa
Le foto della più grossa azione di protesta mai coordinata finora tra i sindacati europei, dall’Italia alla Grecia alla Spagna e oltre
VOLCKER, LE BANCHE E IL BUONSENSO PERDUTO
La scorsa settimana Paul Volcker, in una conferenza al Parlamento europeo, ha sostenuto la necessità di tornare a una netta separazione fra le attività speculative delle banche e la loro funzione tradizionale di deposito dei risparmi e di erogazione di credito all’economia reale.
Irisbus, la Fiat lascia fuori gli operai