by Sergio Segio | 9 Maggio 2013 13:08
ROMA – L’Agenzia delle Entrate pubblica gli elenchi con i dati relativi al numero delle preferenze espresse dai contribuenti nel 2011 (su redditi 2010) per la destinazione del 5 per mille e gli importi attribuiti agli enti che hanno chiesto di accedere al beneficio. Vediamo come è andata.
I dati delle preferenze, con i relativi importi, sono stati raccolti in otto elenchi: Onlus e volontariato (ammessi ed esclusi), ricerca scientifica (ammessi ed esclusi), ricerca sanitaria (ammessi), comuni di residenza (ammessi) e associazioni sportive dilettantistiche (ammesse ed escluse)..
Pioggia di preferenze sul volontariato. Il 2011 conferma il primato degli enti del volontariato[1] e delle onlus come “settore calamita” delle scelte di milioni di contribuenti italiani, nonostante la poliedricità del settore. In particolare, nell’ordine, Emergency (383.163 scelte, per un importo totale di 11.023.415 euro), Medici senza frontiere (263.783 scelte e un importo di 8.758.403 euro), l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (273.576 scelte e 6.428.287 euro raccolti), il Comitato italiano per l’Unicef (208.082 scelte e 5.460.307 euro) e l’Ail (205.951 scelte e 5.232.227 euro) si confermano nelle prime 5 posizioni del 5 per mille.
Al sesto posto troviamo poi le Acli (3.531.654 euro), al settimo la Lega del Filo d’Oro (3.503.264 euro), all’ottavo posto l’Auser (3.041.232 euro), al nono la Fondazione dell’ospedale pediatrico Meyer (2.690.339 euro) e al decimo la Fondazione Ant Italia (2.486.828 euro). Sopra i 2 milioni di euro raccolti anche Radio Maria (2.151.700 euro) e Save the Children Italia (2.106.755).
In totale, alle 33.522 associazioni di volontariato ammesse sono andati 259.316.157,75 di euro. Nel 2010 (su redditi 2009) agli enti di volontariato erano andati 246,8 milioni.
Il 5 per mille in Comune. I tagli agli enti locali e la conseguente necessità di attingere a risorse per garantire i servizi hanno impegnato sempre più anche i comuni sul fronte del 5 per mille. Le scelte e gli importi destinati dai contribuenti al rafforzamento delle disponibilità finanziarie del proprio Comune di residenza per attività sociali ridisegnano un profilo proprio della relazione tra 5 per mille e amministrazioni locali[2]. E’ Roma, come in passato, che raccoglie il maggior numero di preferenze (11.088, per un importo di 387.828 euro), seguita da Milano (5.933 scelte e un importo di 249.469 euro) e da Torino (5.746 scelte e 178.628 euro). Sul versante opposto, è laziale il comune che esibisce l’importo minimo, pari a 0,06 centesimi. Si tratta di Colle San Magno, in provincia di Frosinone. L’importo totale del 5 per mille destinato ai comuni è di 12.521.669,03 euro.
Il 5 per mille alleato con la ricerca scientifica e sanitaria. Gli enti della ricerca sanitaria, scientifica e dell’Università ammessi al beneficio non modificano l’appeal esercitato da determinati centri e organizzazioni sul 5 per mille, come già rivelatosi nelle annualità precedenti al 2011. E’ l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro che si conferma polo d’attrazione delle preferenze oltreché volano degli importi. Presente anche tra le onlus, in questa area l’Airc riceve 34.230.837,99 euro.
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