Piaggio chiede indietro il premio, è sciopero
Ed è stato subito sciopero, scattato per iniziativa della rsu (rappresentanza sindacale unitaria) della Fiom. Secondo fonti sindacali il 90% degli operai ha partecipato allo sciopero, che è durato un’ora e mezzo.
In base all’accordo del 2009, che Fiom-Cgil firmò solo dopo l’approvazione dei lavoratori in un referendum — il sindacato temeva che non ci fossero sufficienti paletti di garanzia —, gli operai della Piaggio ricevono 100 euro al mese in busta paga come acconto sul premio di produzione, legato a parametri quali produttività , redditività e soddisfazione del cliente. In base a tali criteri, secondo le informazioni uscite in questi giorni, gli operai del reparto «due ruote» dovrebbero ora restituire 725 euro rispetto ai 1.200 euro già ricevuti nel 2012, i lavoratori del reparto motori dovrebbero rendere 177 euro e quelli della sezione «tre ruote» 475 euro. Ma non è detta l’ultima parola. Per come stanno le cose ora, le parti sarebbero ferme alla richiesta dell’azienda di restituzione del denaro, magari per mezzo di una rateizzazione, come riferito dagli stessi sindacati. Tuttavia, questo potrebbe anche rivelarsi un semplice «inizio delle trattative», con un epilogo che riporterebbe il premio ai vecchi «1.200 euro», senza restituzioni. Prevedibilmente, però, a certe condizioni.
Intanto, sulla piazza di Pontedera, è tutta una girandola di cifre per capire quale sia la direzione che prenderà il premio. Da una parte ci sono i dati relativi alla Piaggio, che parlano di quote di mercato in crescita: tra inizio marzo 2012 e 2013 la fetta dei due ruote del gruppo in Italia è cresciuta del 2,5% al 24,7%. E negli scooter l’aumento è stato del 6,5% per arrivare a una quota del 37%. Ma il totale della torta, vale a dire l’intero mercato italiano, ha visto un calo delle immatricolazioni del 47,8% per i veicoli maggiori di 50 cc. L’azienda sottolinea il ricentramento su Pontedera di alcune attività produttive dall’estero, i sindacati evidenziano una procedura — la restituzione del premio — inusuale e non da poco per le tasche delle tute blu.
Giovanni Stringa
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