Nel mondo mancano all’appello 1,7 milioni di insegnanti

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ROMA – Nel mondo mancano all’appello 1,7 milioni di insegnanti per garantire un’educazione universale di qualità . Per accendere i riflettori su questo problema prende il via anche quest’anno la Global Action Week in oltre 100 paesi.

Per garantire l’accesso alla scuola primaria di ogni bambino entro il 2015 mancano all’appello 1.700.000 nuovi insegnanti, senza contare i 5.100.000 insegnanti necessari per sostituire quelli in uscita. La disponibilità  di insegnanti non è però garanzia di qualità  nell’educazione e nell’apprendimento; serve infatti che questi siano adeguatamente formati e supportati per far fronte alle diverse esigenze educative. Fino a tre quarti dei bambini nei paesi a reddito più basso, dopo due o tre anni di scuola, non sono ancora in grado di leggere e scrivere né tantomeno riescono a sviluppare competenze e conoscenze più complesse. Occorrono pertanto insegnanti qualificati per garantire un’educazione di qualità  per tutti e quindi per il raggiungimento degli obiettivi dell’Education for All.

La Coalizione Italiana della Campagna Globale per l’Educazione, partecipa e promuove anche quest’anno la Global Action Week (Settimana di Azione Globale) che si tiene fino al 27 aprile in tutto il mondo per affermare la necessità  di intervenire a tutti i livelli per colmare tale carenza e per veicolare un messaggio forte: “Every Child Needs a Teacher!”. “Ogni bambino nel mondo ha diritto ad una educazione di qualità , ma nessun bambino avrà  la possibilità  che tale diritto venga rispettato senza un insegnante adeguatamente preparato – afferma Anna Rita De Bellis, coordinatrice della Coalizione Italiana –  Nonostante i lenti progressi nell’assicurare l’educazione primaria a tutti i bambini e le bambine del mondo, esiste una grossa e persistente carenza di insegnanti professionali ben preparati e supportati che incide fortemente sulla qualità  dell’educazione e sulla capacità  di apprendimento”.

La campagna di quest’anno, Every Child Needs a Teacher, sostenuta da Education International, insieme ad altre realtà , sarà  promossa dalle associazioni della Coalizione italiana della campagna globale per l’educazione nelle scuole italiane grazie anche al sostegno del Miur che ha diffuso l’informazione in ogni istituto tramite una circolare. Così, centinaia di studenti e studentesse in tutta Italia si uniranno a questa grande mobilitazione globale riflettendo e realizzando delle attività  sul tema al centro della campagna.

In occasione della Global Action Week, la Coalizione Italiana ha realizzato anche un rapporto intitolato “Un bravo insegnante per ogni bambino e bambina. Le sfide in Italia e nel mondo per una educazione universale di qualità ” nel quale si dà  conto anche della condizione degli insegnanti e della loro formazione nel contesto italiano. Da questa analisi “si evince che, seppur con le giuste proporzioni, alcune delle problematiche rilevate nei Paesi del Sud del mondo hanno purtroppo un riscontro anche nel Bel Paese. Recenti dati indicano, infatti, come negli ultimi cinque anni in Italia il numero degli alunni dalla primaria alle superiori sia cresciuto di 90.990 unità . In un congruente sviluppo del rapporto insegnante-alunni, questa crescita avrebbe dovuto comportare un conseguente aumento nel numero di docenti che invece nello stesso periodo sono diminuiti di 81.614 unità . Anche il numero di studenti per classe è incredibilmente salito nell’ultimo quinquennio con una diminuzione di classi a fronte dell’aumento di iscrizioni. Questi numeri sono frutto di una politica di disinvestimento sulla qualità  della scuola che, non a caso,  posizionano il nostro paese negli ultimi ranghi tra i paesi dell’Unione europea anche quanto a numero di laureati e tassi di dispersione e abbandono scolastico. Inoltre, alla formazione iniziale, disciplinata solo nel 2010, non fa purtroppo seguito nel nostro Paese una politica di formazione e aggiornamento in servizio”. “Sono gli stessi insegnanti – continua Anna Rita De Bellis – ad individuare nella formazione iniziale e nella formazione continua una chiave di svolta fondamentale per migliorare il proprio profilo professionale e di conseguenza incidere positivamente sulla qualità  dell’insegnamento”.

La Global Action Week è l’occasione per sollecitare i Governi che nel 2000 hanno sottoscritto gli Obiettivi dell’Education for All (Efa) ad attivarsi per il loro perseguimento. La Coalizione Italiana chiede perciò al Governo italiano che investa risorse adeguate per contribuire a raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo del Millennio numero 2 entro il 2015  per garantire un’educazione di qualità  per tutti i bambini e le bambine del mondo e valuti le misure opportune per sostenere la Global Partnership for Education (Gpe), in riferimento agli obiettivi strategici definiti per il triennio: tra cui vi è la formazione degli insegnanti dappertutto nel mondo.

La Global Campaign for Education (Gce)  nasce nel 2002 ed è un movimento mondiale presente in più di 100 Paesi e composto da associazioni della società  civile, educatori, insegnanti, Ong e sindacati capaci di mobilitare idee e risorse, e fare pressione sulla comunità  internazionale e sui governi affinché si impegnino per il raggiungimento dei sei obiettivi dell’Education for All (Efa). 
Per maggior informazioni: http://www.cge-italia.org/everychildneedsateacher/;info@cge-italia.org

 

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