L’ultimatum dei 5 Stelle: via alle commissioni o occuperemo la Camera

by Sergio Segio | 8 Aprile 2013 7:01

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MILANO — Acqua e vino. Il blog di Beppe Grillo e i parlamentari: elementi distinti e ormai imprescindibili per i Cinque Stelle, che ieri, sulla scia dei giorni precedenti, sono tornati all’attacco sulla vicenda commissioni, annunciando di essere pronti alla mobilitazione e — come sostiene il senatore Maurizio Buccarella — a «iniziative eclatanti». «Il Parlamento non lavora per volontà  espressa delle forze politiche — afferma Vito Crimi —. Noi non vogliamo che questa responsabilità  ci venga addebitata e programmeremo delle iniziative per combattere lo stallo. Ci battiamo anche per la giunta per elezioni: stiamo per votare il presidente della Repubblica con una trentina di parlamentari incompatibili». L’obiettivo è ottenere subito la convocazione delle commissioni permanenti (la conferenza dei capigruppo è prevista domani in mattinata, ndr), senza attendere l’avvento del nuovo governo che consentirebbe ai partiti di decidere la gestione delle presidenze e delle vicepresidenze. La deputata emiliana Giulia Sarti a La Stampa racconta: «Martedì noi Cinque Stelle occuperemo la Camera perché vogliamo che si formino le commissioni permanenti, staremo lì fino a mezzanotte». Al Senato, probabilmente, sarà  organizzata un’altra forma di protesta. Sempre a ranghi compatti. E lo stesso Crimi smentisce le voci — che continuano a circolare — su un possibile passaggio di alcuni parlamentari al Misto: «Lo escludo», dice.
Sul blog, invece, si respira timore: un «cocktail venefico» minaccia l’Italia. Lo scrive Beppe Scienza, che mette in luce «le affinità  con la situazione greca prima dell’insolvenza». «Una fine come la Grecia non è certo prossima, ma a medio termine non si può escludere», commenta Scienza, che — attaccando le banche — si schiera anche a favore dell’utilizzo del contante: «nessun altro mezzo di pagamento offre pari protezione e uguale garanzia di disponibilità . Bce ha inviato a Cipro contenitori con 5 miliardi di euro in banconote, non in carte di credito». Proprio le parole sul contante accendono la reazione di Jole Santelli (Pdl): «E adesso che Grillo dice che l’uso del denaro in contante è un sistema normale di pagamento e che l’imposizione di altri strumenti è invece un favore alle banche, come reagiranno i commentatori?», domanda. E controbatte: «Berlusconi e il Pdl rivendicano questa battaglia di libertà  da anni e si sono visti rinfacciare le peggiori accuse anche dagli stessi grillini».
Intanto, si profilano novità  anche per gli attivisti. Sono state concordate delle direttive per l’uso delle dirette via web. Lo annuncia su Cormano5stelle Massimo De Rosa. «Per quanto riguarda lo streaming abbiamo votato di condividere ogni occasione di graticola o voto per incarichi istituzionali, altre questioni alle volte è meglio non metterle in video per ovvi motivi di strategia politica — scrive il deputato — ma cercheremo di uscire sempre più con video riassuntivi delle attività  svolte». Prende sempre più forma lo staff per i gruppi parlamentari: dopo le gaffe delle ultime settimane da parte di alcuni parlamentari, sia a Montecitorio sia a Palazzo Madama verrà  individuato un responsabile per la comunicazione sui social network.

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