«No» serbo all’accordo sul Kosovo
La soluzione favorita dall’Ue, ha spiegato il premier serbo Ivica Dacic, «non garantisce la piena sicurezza e il rispetto dei diritti umani per i membri della comunità serba in Kosovo». La Serbia non riconosce l’indipendenza di Pristina, autoproclamata nel 2008. Il mancato accordo rischia di diventare un boomerang per Belgrado. Bruxelles, infatti, era stata chiara: senza un’intesa tra i due Stati, non partirà il processo di adesione della Serbia all’Ue. Il 16 aprile la Commissione presenterà il rapporto sui Paesi candidati. E Belgrado ora teme un giudizio severo che potrebbe far slittare l’inizio dei negoziati per il suo ingresso.
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