La tregua a Gaza è finita?

Loading

Nella tarda serata di martedì 2 aprile, Israele ha lanciato una serie di attacchi aerei nella Striscia di Gaza in risposta al lancio di un razzo palestinese verso i propri territori. I nuovi attacchi lungo il confine potrebbero segnare la fine della tregua – peraltro informale – che era stata raggiunta dopo otto giorni di duri scontri nel novembre del 2012 in seguito all’avvio dell’”Operazione Pilastro di difesa” dell’esercito israeliano. La campagna militare aveva causato la morte di circa 170 persone da parte palestinese e di 6 persone da parte israeliana. Già  nei giorni scorsi – anche durante la visita di Barack Obama – più volte dalla Striscia di Gaza erano partiti dei razzi contro Israele.

L’esercito di Israele ha comunicato di avere bombardato con i propri aerei due ampie porzioni di territorio, in cui si trovavano alcuni obiettivi strategici per impedire il lancio di nuovi razzi verso i territori israeliani. Poche ore prima, hanno spiegato sempre fonti dell’esercito, si erano verificati alcuni lanci di razzi verso Israele, che non hanno causato feriti o gravi danni.

Un gruppo di militanti salafiti ha confermato il lancio di un paio di razzi da parte di alcuni propri membri. L’operazione sarebbe stata condotta in risposta alla morte di Abu Hamdiyeh, un prigioniero di Israele di 63 anni da tempo malato di tumore alla gola. È morto a causa della malattia nelle prime ore di martedì e, secondo i palestinesi, le autorità  israeliane si sarebbero rifiutate di liberarlo per consentirgli di trascorrere gli ultimi giorni tra i suoi cari.

Il ministro degli Interni di Hamas, che di fatto controlla la Striscia di Gaza, ha confermato il bombardamento e ha annunciato che è stato eseguito in alcuni campi aperti a nord della città  di Gaza senza causare morti o feriti. L’operazione è stata condotta nei pressi di Beit Lahia, una città  dei territori palestinesi nella parte settentrionale della Striscia di Gaza.

foto: Alcuni razzi lanciati da Gaza durante il conflitto del 2012 – AP Photo/Ariel Schalit


Related Articles

F35, progetto irreversibile all’insaputa del Parlamento

Loading

Le spese per la Difesa

Di aereo qui c è solo il C130 su cui siamo arrivati… ”. Ieri mattina un Twitter della democratica Federica Mogherini raccontava la scena a cui hanno assistito i deputati della Commissione Difesa appena scesi dall’aereo militare che li ha portati a Cameri, in provincia di Novara, nella base dove saranno assemblati gli F35.

«Pronti a usare di nuovo la forza»

Loading

DOPO LA GUERRA UMANITARIA Il Cnt: 20 mesi di transizione democratica. Il premier inglese euforico

Haftar attacca gli impianti Eni in Libia, mentre Serraj si consegna a Erdogan

Loading

Libia. Mentre la Farnesina e Palazzo Chigi tacciono la guerra continua Il generale Haftar con mercenari russi stringe l’assedio a Tripoli

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment