Fusione Fiat Industrial-Cnh in estate Sede ad Amsterdam, titoli a New York e Milano
TORINO — Prove tecniche di fusione. L’assemblea degli azionisti di Fiat Industrial si conclude con l’approvazione del bilancio e quella del dividendo (0,22 euro per azione). Nella riunione Sergio Marchionne, presidente della società , annuncia che la fusione tra Industrial e Cnh sarà conclusa «entro il terzo trimestre ». Il merger arriva al termine di un lungo processo necessario per convincere i soci di minoranza
della Cnh ad accettare l’operazione. Ma ora i tempi dovrebbero essere maturi. La società che nascerà dalla fusione, dice Marchionne, «avrà la necessaria flessibilità per perseguire le migliori scelte strategiche e cogliere le opportunità di crescita e consolidamento che si dovessero presentare».
Sulle caratteristiche della nuova Fiat Industrial (che potrebbe anche chiamarsi nuova Cnh) sono già trapelate diverse anticipazioni. Sarà una società con sede ad Amsterdam, quotata a New York e, come piazza inevitabilmente secondaria, a Milano. L’assemblea straordinaria che dovrà approvare il
merger, prevista «entro l’estate », potrebbe dunque essere l’ultima che si tiene in Italia. Anche se, ha precisato Marchionne rispondendo alla domanda di un azionista, la richiesta di inserire nello statuto della futura
società l’obbligo di tenere la riunione dei soci a Torino, «sarà esaminata in occasione dell’assemblea straordinaria dei soci».
Il 2012 di Industrial si è concluso con un utile netto in crescita del 31 per cento a 921 milioni,
un utile della gestione ordinaria in crescita del 23 per cento a 2 miliardi e un fatturato in crescita del 6,2 per cento a 25,8 miliardi. I target per il 2013 «saranno aggiornati a fine aprile », quando saranno esaminati i
dati del primo trimestre. Attualmente l’obiettivo è quello di una crescita del 5 per cento dei ricavi e di un margine della gestione ordinaria tra l’8,3 e l’,85. In ogni caso Marchionne prevede «mercati solidi per tutto l’anno, in particolare per Cnh». Tra i prossimi piani industriali di Industrial c’è l’avvio di tre stabilimenti Cnh in Cina: uno per la produzione di trattori e mietritrebbiatrici, il secondo per macchinari destinati alla raccolta del cotone e il terzo per produrre macchine per la raccolta dello zucchero. Altre due fabbriche nasceranno in India e a Cordoba, in Argentina, verrà ampliato l’attuale complesso per produrre mietitrebbiatrici.
Se la fusione di Cnh e Industrial sarà realtà entro l’estate, quella tra Fiat e Chrysler potrebbe avere tempi più lunghi. Anche se molti osservatori sostengono che il merger di Industriale potrebbe essere la prova generale di quello tra le società dell’auto. Se ne parla oggi al Lingotto in occasione dell’assemblea di Fiat spa che dovrà affrontare anche i programmi produttivi in un anno non certamente semplice per il mercato europeo dell’auto. La conferenza stampa al termine dell’assemblea di oggi servirà anche a capire quale sarà la posizione della famiglia Agnelli sull’aumento di capitale in discussione in queste ore in Rcs.
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