Tante buone micro-idee, senza macroeconomia. L’economia a Cinque stelle

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Altre battute sono state lanciate in questi giorni contro la Torino-Lione e la meno nota “gronda” autostradale genovese (di fatto il raddoppio del nodo autostradale intorno alla città ). Sono da tempo note le posizioni del moVimento a favore delle energie rinnovabili e più in generale della riconversione ecologica delle produzioni e dei consumi. Insomma: un programma contro il liberismo, per il welfare e per l’ambiente (…). Se vediamo il programma e proviamo a tirare le fila, la prima cosa che salta all’occhio è la differenza di stile e di retorica rispetto ai programmi politici cui siamo abituati. In quello di Grillo è evidente il continuo salto tra grandi temi e piccole questioni; ma quello che si perde in linearità  e rigore formale, lo si guadagna in concretezza. Tra l’altro è anche evidente un esercizio di umiltà , atteggiamento che latita nella politica italiana; infatti è evidente che si ‘copiano’ le cose buone fatte altrove: il modello Bbc per la tv, le politiche tedesche per l’energia e la mobilità  sostenibile, le azioni antimonopolistiche di stile anglosassone, il pedaggio urbano di Londra. Colpisce anche il sincretismo ideologico: la difesa del pubblico convive con la richiesta di mercati trasparenti e concorrenziali (…).
Si vuole la difesa di un sistema pubblico che assicuri in modo efficiente e trasparente l’erogazione di servizi fondamentali per l’esercizio della cittadinanza; si ritiene che un piano di sviluppo possa venire da un massiccio intervento – più centrato sul territorio e sulle città  che sulle grandi opere – per l’energia, i trasporti e la telematica; si propone che ciò che sta sul mercato sia sottoposto a regole rigorose di trasparenza (…). Se c’è un limite nel programma 5 stelle, deriva più da quello che non c’è: detto in una battuta, manca la macroeconomia.
Certo, ci sono, anche se non esplicitate in questi termini, le proposte per un sostegno alla domanda: ai consumi dei ceti medio-bassi col reddito minimo di cittadinanza (…); agli investimenti con un piano articolato per la scuola, l’università , il trasporto urbano, l’energia, la telematica. Ma resta il fatto che manca completamente il riferimento al bilancio pubblico italiano, alla tassazione, ai comportamenti della Bce, alle politiche economiche europee in generale.
Andando a cercare nei forum 5 stelle, le idee sono – contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare – complessivamente europeiste (noi diremmo ‘per un’altra Europa’): sistema fiscale europeo, spesa sociale europea, più poteri al parlamento europeo, ‘Stati Uniti d’Europa’. Forse è il caso di chiedere a Grillo di copiare anche da Sbilanciamoci?
 La versione completa dell’articolo è su www.sbilanciamoci.info


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