by Sergio Segio | 3 Marzo 2013 8:10
ROMA — Raccomanda «misura, realismo e senso di responsabilità ». Chiede di evitare «premature categoriche determinazioni di parte». E si riserva «ogni autonoma valutazione» quando dopo la consultazioni si tratterà di affidare l’incarico di governo. Tirate le somme, insomma, deciderà lui in piena libertà . Giorgio Napolitano, appena rientrato dalla difficile missione in Germania, lancia un forte richiamo ai partiti impegnati in uno scontro durissimo alla ricerca di una maggioranza che non si intravede. Si rivolge a tutti, però nel mirino del capo dello Stato sembra esserci da un lato il braccio di ferro dei grillini e dall’altro le parole di Bersani, che si è candidato a guidare il governo con un esecutivo di minoranza e chiudendo la porta a larghe intese col Pdl. Dietro le quinte, il capo dello Stato nei suoi colloqui riservati con tutti i leader politici, condotti al telefono anche durante la visita a Berlino, aveva raccomandato calma e gesso, per evitare di restringere con ipotesi secche ed esclusioni “a tavolino” un sentiero per la nascita del governo che è già strettissimo. Ma visto che l’invito non è stato raccolto da tutti, ecco che il capo dello Stato lancia un avvertimento pubblico, decidendo di intervenire apertamente per fermare la rincorsa a candidature, autocandidature e scenari in libertà .
«Al mio rientro dalla Germania – si legge dunque nella nota ufficiale del Quirinale – ho potuto prendere meglio visione delle prese di posizione apparse sulla stampa italiana in ordine alle prospettive post elettorali». Sono state affacciate, sia da analisti e commentatori sia da esponenti politici, «le ipotesi più disparate circa le soluzioni da perseguire». Napolitano ribadisce «attenzione e rispetto» per ogni libero dibattito. Però, «nel riservarmi ogni autonoma valutazione nella fase delle previste consultazioni formali con le forze politiche rappresentate in Parlamento», ecco la raccomandazione che il capo dello Stato si «permette» di avanzare a tutti i soggetti politici in campo: «Misura, realismo, senso di responsabilità anche in questi giorni dedicati a riflessioni preparatorie ». C’è un dovere sopra ogni altro, che vale per tutti: «Salvaguardare l’interesse generale e l’immagine internazionale del Paese, evitando premature categoriche determinazioni di parte ». E quanto il rischio caos possa minare la credibilità del nostro paese, il capo dello Stato lo ha appena verificato di persona in Germania, con giornali e alcuni leader politici scatenati contro i «due clown» Grillo e Berlusconi. Dunque l’invito di Napolitano è di non andare al muro contro muro, di cercare soluzioni ampie e senza formule precostituite, in questi giorni di trattative che precedono le consultazioni al Quirinale (e che potrebbero essere anticipate di qualche giorno, già lunedì 18 marzo, se le Camere si insedieranno prima). Peraltro, con un rebus “formale” ancora da sciogliere sulla presenza di Grillo nella delegazione del M5S che salirà al Colle, visto che il capo dello Stato ascolta i capigruppo, e il leader del movimento non è nemmeno parlamentare. Ma, a richiesta, il Quirinale non chiuderà la porta al capo del movimento che ha incassato otto milioni di voti.
Parole, quelle del presidente della Repubblica, accolte con soddisfazione dal Pdl. «Un saggio richiamo al realismo», le definisce il capogruppo al Senato Gasparri. Polemico Antonio Ingroia: «Un appello che rischia di essere tradotto dai partiti in un invito al governissimo, ad un ennesimo inciucio».
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