by Sergio Segio | 4 Marzo 2013 8:52
CITTà€ DEL VATICANO — La prima congregazione generale, il summit dei cardinali che precede il conclave, si apre questa mattina in un clima pesante. Il cardinale britannico Keith O’Brien, infatti, che già aveva annunciato che non avrebbe partecipato al Conclave dopo le accuse di «comportamento inappropriato» su tre seminaristi scozzesi, ha fatto mea culpa: «Ci sono stati momenti in cui la mia condotta sessuale è stata sotto gli standard a me richiesti in quanto sacerdote, arcivescovo e cardinale», ha detto. E ancora: «Chiedo scusa a quanti ho offeso, alla Chiesa cattolica e agli scozzesi».
Mai prima di lui un cardinale aveva fatto una simile ammissione. Mai prima d’ora i giorni che precedono l’elezione di un nuovo Papa avevano visto la Chiesa messa al muro da peccati e crimini interni. Il mea culpa di O’Brien costringe la vecchia curia a guardarsi allo specchio. Giusto ieri è stato il cardinale statunitense Roger Mahony, coinvolto a Los Angeles nel cover-up di decine di preti pedofili, a sottolineare di essere venuto a Roma per il Conclave su «istruzioni» del Vaticano. Alla rivista National catholic reporter ha detto: «Sono qui perché il Santo Padre mi ha nominato cardinale nel 1991 e il primo lavoro di un cardinale è l’elezione di un Papa in caso di sede vacante. Senza che io chiedessi nulla, il nunzio a Washington mi ha telefonato dicendo che aveva avuto istruzioni dai vertici del Vaticano perché venissi a Roma e partecipassi al Conclave».
Le parole di O’Brien e di Mahony mettono il collegio cardinalizio di fronte a un bivio. I cardinali devono scegliere se fare propria la linea della pulizia o se continuare con le coperture. Quando quest’oggi, alle 9.30, nell’Aula del Sinodo, il cardinale Angelo Sodano, decano del collegio cardinalizio, dichiarerà aperta la prima delle Congregazioni previste per il tempo della sede vacante, sono molte le questioni sul tappeto su cui si inizierà a discutere. Alle congregazioni partecipano tutti i cardinali, elettori e non. Solo quando saranno presenti tutti gli elettori, verrà decisa la data d’ingresso in Conclave e saranno sorteggiate le stanze destinate a cardinali nella residenza di Santa Marta. La seconda Congregazione è prevista per domani pomeriggio. Scopo dei summit, aiutare i cardinali a delineare il profilo del futuro Papa, ma anche mettere a fuoco le sfide che la Chiesa ha di fronte.
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