Il manager dal bonus d’oro, Vasella trasloca in America

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«Accetto la critica pubblica» aveva detto davanti agli azionisti lo storico manager del colosso farmaceutico Novartis, Daniel Vasella, solo due settimane fa. Ora si scopre che il suo spirito «zen» nel rinunciare a 72 milioni di franchi svizzeri, circa 60 milioni di euro, prevedevano un biglietto aereo di solo andata. Vasella, 59 anni, l’uomo alla guida del gruppo per 17 bilanci consecutivi, lascerà  con sua moglie la Svizzera per gli Stati Uniti. Il manager è diventato il simbolo della cosiddetta «iniziativa Minder» sul taglio dei paracaduti d’oro e il suo era di oro zecchino: Novartis, con un voto all’unanimità  del consiglio di amministrazione, gli aveva garantito appunto 72 milioni di franchi svizzeri in sei anni, circa 60 milioni di euro, per una clausola di non concorrenza. L’avvocato zurighese Hans-Jacob Heitz, difensore dei piccoli azionisti, aveva annunciato di avere presentato una denuncia penale alla procura di Basilea contro l’accordo. Sulla scia del polverone sollevato dalla notizia dell’assegno di platino, oro zecchino e diamanti, Vasella aveva annunciato di potervi rinunciare, anche in virtù del fatto che aveva già  annunciato di volere usare la cifra netta per attività  filantropiche.
La notizia del suo abbandono della Svizzera è stata scovata domenica dal giornale «SonntagBlick». La fonte è il comune di residenza, Risch, sul lago Zoug. Secondo il Comune i «coniugi Vasella hanno annunciato di voler lasciare la residenza locale già  a fine gennaio», quando era emerso che dopo 17 anni il manager non si sarebbe ricandidato alla presidenza dopo aver lasciato anche la carica di ceo nel 2010.
Non è scontato dunque il legame con la battaglia sui paracadute d’oro. Resta ora da capire se il manager possa ora considerarsi libero dalle clausole di non concorrenza e andare a lavorare per qualche gigante della farmaceutica Usa. Novartis nel comunicare la rinuncia dei 72 milioni da parte di Vasella aveva scritto di attendersi la validità  della clausola. Ma di fatto dovrebbe essere evaporata insiema la super assegno. Non ci sono patti tra gentiluomini quando di mezzo girano cifre con sei zeri. Secondo le stime il manager dal ’96 — anno di nascita del gruppo dalla fusione tra Ciba Geigy e Sandoz — ad oggi ha ricevuto in emolumenti e premi tra i 162 e i 324 milioni di euro, denaro sufficiente per ricevere senza problemi una green card Usa.
Massimo Sideri


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