by Sergio Segio | 6 Marzo 2013 8:47
Un pessimismo condiviso anche da Carlos Ghosn, il capo di Renault-Nissan, tanto preoccupato per l’instabilità da sollecitare l’aiuto dei governi a sostegno del settore e chiedere apertamente, a differenza di Marchionne, una politica di incentivi.
Il gruppo Fiat-Chrysler ha dato in Svizzera la rappresentazione della sua evoluzione industriale. Due isole all’interno dello stand Fiat — una Panda, l’altra 500 — sottolineano il programma di due brand che stanno crescendo all’interno dello stesso marchio Fiat. A Ginevra la Panda, forte di 185.581 veicoli immatricolati in Europa nel 2012, si conferma leader del segmento city car con il 16% di quota. Dopo la berlina e la 4×4 è nata la versione Trekking, «compromesso» per chi vuole unire i vantaggi di un utilizzo urbano con una trazione migliorata. Il futuro si chiamerà invece Panda Cross, sempre fuoristrada ma con la carrozzeria di un piccolo Suv: arriverà a fine anno e dovrebbe essere presentata a Francoforte a settembre.
La 500 è cresciuta con la 500L, per ora a cinque posti, successivamente anche a sette (con la 500XL, dalla seconda metà 2013). Ampliata di gamma con la Trekking, è diventata ambasciatrice di un successo che si sta consolidando negli Usa: ne sono state vendute 44 mila lo scorso anno, sta soffiando sul collo alla Mini, da sempre prima in questa fascia del mercato americano. Nel 2014 arriverà la 500X, mentre tra il 2015 e il 2016 sono previste altre sei «declinazioni».
Anche l’Alfa Romeo decolla oltre Atlantico. La 4C è l’anticipo di una serie di progetti che puntano a ridare lustro, con il posizionamento nel segmento premium, non solo al marchio del Biscione ma a tutta l’industria automobilistica italiana. «Siamo alla ripartenza», ha evidenziato Marchionne. Dominano infatti le eccellenze. Su tutte Ferrari, che ha presentato la prima ibrida della storia di Maranello: «LaFerrari», chiamata così — ha spiegato il presidente Luca di Montezemolo — «perché è la massima espressione della nostra azienda. Tutto è stato pensato e progettato da noi, ne produrremo 499 ma oltre 700 appassionati hanno già sottoscritto l’intenzione di acquisto. Dovremo scontentare qualcuno, spero non si offenderanno». Accanto, Maserati. È tornata a splendere con tutte le versioni della nuova Quattroporte che, arrivata alla sesta generazione, pur esprimendo il massimo carattere tecnologico non si discosta dalla tradizione del marchio. Poi c’è Jeep. Interpreta il sogno globale che tutti i costruttori vorrebbero avere, il vero fuoristrada che avrà sbocchi in tutto il mondo.
L’alto di gamma, su cui Fiat-Chrysler punta per il proprio futuro, non esclude le fasce basse del mercato. Il Lingotto sta infatti studiando anche un marchio low cost: «Ve ne parlerò — ha chiosato Marchionne — quando avremo le idee più chiare».
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