Il Cavaliere e la sfida per il Quirinale: spetta a noi, altrimenti sarà battaglia
ROMA — «Esiste una dittatura dei magistrati, una specie di associazione a delinquere». «La priorità non è la corruzione o il conflitto di interesse, ma l’economia». E ancora: «Se la sinistra occuperà anche il Quirinale sarà battaglia». Porta gli occhiali scuri da «post-uveite», ma non è un Silvio Berlusconi in tono minore quello che ieri è intervenuto alle assemblee dei parlamentari del Pdl, scatenando la reazione dell’Anm: «Insulti inauditi assolutamente intollerabili». E l’intervento del vicepresidente del Csm, Michele Vietti: «Faccio un appello a moderare toni e gesti e ritrovare uno spirito di leale collaborazione».
L’ex premier torna a tuonare anche contro la sinistra «che ci odia» e il Movimento 5 Stelle: «Vogliono allearsi con il Pd per farmi fuori e farmi fare la fine di Craxi». Ma è al Pd che rivolge un avvertimento. Se non terrà conto del suo candidato per il Quirinale, che secondo voci mai smentite resta Gianni Letta, gli solleverà contro la piazza. «Dopo che in campagna elettorale Bersani ha sempre detto che, anche col 51% si sarebbe comportato come se avesse il 49%, si è smentito e si è già preso tutto» accusa. E minaccia: «Credo che sceglieranno anche il presidente della Repubblica e allora daremo battaglia nel Parlamento e nelle piazze».
Al Senato, aggiunge l’ex premier, il Pd addirittura ha scelto di eleggere «un pm, che va contro il sentire del 37,7% dei cittadini preoccupati per la “magistrocrazia”». Berlusconi chiede di fare quadrato contro l’imminente pericolo giudiziario che incombe su di lui a Milano con i processi Ruby e Mediaset. Oltre a ciò che lo attende a Napoli con l’inchiesta sulla «compravendita» del senatore Sergio De Gregorio, per la quale i pm hanno chiesto il giudizio immediato. «I miei legali mi dicono che con questi giudici c’è forte la possibilità di una condanna pesante. Mi vogliono arrestare», dice chiaro Berlusconi, contro il quale ieri Antonio Di Pietro ha presentato un esposto al presidente Grasso per valutare la sua ineleggibilità . E rincara: «All’interno della magistratura c’è una parte che ha formato una specie di associazione a delinquere che usa il potere giudiziario a fini politici. A volte anche se sei innocente, ti passa la serenità personale». Giudizi che hanno fatto levare alta la protesta del presidente dell’Anm Rodolfo Sabelli: «Associazione a delinquere è una frase che non riesco neanche a commentare. Insulto inaccettabile». E il vicepresidente del Csm Vietti aggiunge: «Io non posso che fare mio l’auspicio del capo dello Stato per una ritrovata conciliazione tra il mondo della giustizia e quello della politica».
Usa parole di fuoco, Berlusconi, anche per il governo che verrà : «Non avrà vita facile e dal Paese uscirà presto la necessità di un cambiamento e noi dobbiamo essere lì, pronti». Come? Prendendo spunto da Beppe Grillo, annuncia. «Ho pensato molto al suo successo. Noi da persone responsabili e esperte abbiamo detto e fatto cose concrete. I grillini hanno portato avanti un sogno rivoluzionario. Noi adesso dobbiamo inventarci qualcosa e presentarci come un sogno».
Ma contro i grillini mette in guardia. Con il voto per l’elezione di Grasso, accusa, «il M5S ha confermato come dicevamo noi di essere di estrema sinistra. Temo che un numero sufficiente di grillini possa vendersi a Bersani. Appoggiare un suo governo e usarlo contro di me».
La campagna elettorale non è finita, spiega il Cavaliere che cerca volti nuovi per i talk show politici. A Mario Monti riserva una battuta: «Si era offerto come presidente della Repubblica e poi del Senato. Spero non si liberi il posto di c.t. della Nazionale…».
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