Grillo: si può stare senza esecutivo
MILANO — L’orizzonte è sempre uguale. «A Napolitano ribadiremo quelle che sono le nostre posizioni»: il capogruppo al Senato Vito Crimi taglia corto sulle consultazioni al Quirinale in programma oggi. I Cinque Stelle ribadiranno il no secco a un governo a guida Bersani. Mentre è ancora «incerta», in serata, la presenza di Beppe Grillo al Colle, si tracciano scenari che vadano al di là dello stallo attuale. In merito a un’ipotesi su un possibile governo del presidente il deputato campano Roberto Fico risponde: «Vediamo, aspettiamo gli sviluppi passo passo». Il Movimento romano, invece, posta un video-appello a Napolitano. «Siamo pronti, presidente, siamo pronti per governare. Perché no?», chiedono.
La giornata dei Cinque Stelle in realtà è scandita dal consueto post di Grillo. «Se l’Italia è senza governo (in realtà è in carica il governo Monti) ha però un Parlamento che può già operare per cambiare il Paese — scrive il leader —. Non è necessario un governo per una nuova legge elettorale o per avviare misure urgenti per le pmi o per i tagli delle Province. Il Parlamento le può discutere e approvare se solo volesse sin da domani». Carte sul tavolo: una prorogatio del governo Monti, come auspicata anche dall’«ideologo» Paolo Becchi, una soluzione stile Belgio, già ventilata da Crimi lo scorso 11 marzo. L’idea però viene esclusa dai presidenti emeriti della Consulta, Francesco Paolo Casavola e Cesare Mirabelli, e anche da Michele Ainis e Stefano Ceccanti. Lascia qualche apertura il costituzionalista Enzo Cheli. Oltre all’ipotesi, Grillo lancia la provocazione sul programma: «Invito la cosiddetta opposizione a votare in aula l’ineleggibilità di Berlusconi, l’approvazione di una legge sul conflitto di interessi della cui assenza si gloriò Violante alla Camera, l’abolizione della legge Gasparri, la rinegoziazione delle frequenze nazionali».
Mentre si discute ancora sull’esecutivo, i Cinque Stelle si preparano a scegliere il successore di Giorgio Napolitano al Colle. A spiegarlo è Eleonora Bechis su Facebook: «Io, Massimo Artini, Nicola Bianchi e Cristian Veg Iannuzzi siamo andati in missione da Casaleggio come delegazione del gruppo interno Internet per illustrare quali fossero le nostre esigenze come parlamentari — scrive la deputata piemontese —. Si è dimostrato ben disposto ad accogliere e vagliare alcune delle nostre proposte e ha lasciato carta bianca su altre, ma cosa più importante ci ha detto che venerdì partirà la comunicazione per le modalità di voto per il presidente della Repubblica». E spuntano anche le ipotesi sulle modalità di voto: un doppio turno online per avere la più ampia rappresentatività . Ci dovrebbe essere in un primo momento — da parte di tutti gli iscritti — l’indicazione di un nominativo. I nomi più frequenti saranno raccolti in una rosa ristretta da cui (grazie a una seconda votazione) verrà scelto il candidato dei Cinque Stelle come capo dello Stato.
Intanto, un piccolo caso scuote il movimento. Dopo la probabile bocciatura del coordinatore Daniele Martinelli, c’è ancora bufera sui gruppi di comunicazione. Contestata da alcuni parlamentari (e sul web) la scelta di un altro collaboratore, stavolta a Palazzo Madama: si tratta di «Nik il Nero», fedelissimo di Massimo Bugani, che martedì dovrebbe essere assunto come cameraman. Il suo vero nome è Nicola Virzì, professione camionista, e su Facebook commenta: «Ho saputo di non essere troppo gradito da alcuni… non è un problema, io sono lì per fare video, non politica o altro… relax è tutto sotto controllo, ci vediamo a Roma».
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