Cipro ripagherà in azioni bancarie il prelievo sui conti oltre i 100 mila
MILANO — Per fortuna a Cipro domani è festa nazionale e le banche hanno una buona scusa per un altro giorno di tranquillità . I rischi di un bank run non sono finiti, dopo le misure di prelievo forzoso concesse dal governo per avere 10 miliardi di euro in aiuti dall’Ue. Intanto affiorano nuovi dettagli sul piano che entro giovedì il governo presenterà all’Eurogruppo. La Banca di Cipro — prima del Paese — dovrebbe imporre ai clienti con giacenze oltre 100mila euro una “tosatura” totale del 60%. Un primo 37,5% dei saldi sarà prelevato e convertito in sue azioni ordinarie, con diritto di voto e dividendi. Un altro 22,5% sarà temporaneamente trattenuto «per assicurare che l’istituto raggiunga gli standard di ricapitalizzazione », riporta una mail della banca centrale di Nicosia. Le cose non andranno meglio ai correntisti di Cyprus popular bank, seconda del Paese, che sarà spacchettata creando una bad bank destinata alle giacenze oltre 100mila euro, mentre al disotto i clienti confluiranno nella Banca di Cipro. Cyprus popular bank riprenderà «normalmente » a operare da martedì, quando «tutti i dipendenti e le filiali passeranno alla Banca di Cipro».
Il rimanente 40% dei depositi “tosati” sarà , infine «congelato a breve termine, per garantire liquidità all’istituto»; e su queste somme i clienti riceveranno interessi un 10% sopra il tasso corrente. La soluzione trovata per la crisi cipriota, pur meno impopolare della prima versione (che imponeva a tutti i correntisti il prelievo forzoso) continua a creare scompiglio. Specie dopo la pubblicazione, del quotidiano greco Ethnos, di una lista di società e parlamentari ciprioti a cui le stesse banche hanno condonato prestiti milionari. La lista è ora al vaglio della commissione etica del parlamento.
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